Roma, 4 ott - "Ho cercato di raccontare una storia che fa parte degli album fotografici di tutte le nostre famiglie, ma che spesso è stata rimossa". Luigi Dal Cin, autore del libro "Sulla porta del mondo. Storie di migranti italiani" (Fondazione Migrantes/ Terre di Mezzo, illustrazioni di Cristiano Lissoni), racconta così il suo lavoro, presentato alla Camera presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto. "La scuola italiana in questi anni ha fatto un grande sforzo per valorizzare le culture di arrivo, ma sentivo che mancava l'altro piatto della bilancia - spiega l'autore -: non si può dire ai nostri alunni di essere gentili con chi arriva, perché la gentilezza non ama l'imperativo come altri verbi, quali 'amare' e 'sognare'. Ma i nostri ragazzi possono comprendere che se noi oggi siamo qui con una scuola pubblica, con la capacità di sognare è perché ci sono state generazioni di italiani che prima di noi hanno avuto il coraggio di viaggiare, di rischiare andando incontro a miseria e fame per mantenere i loro figli, mandando in Italia le loro risorse economiche: allora forse lo sguardo dei nostri ragazzi verso chi arriva può essere più consapevole, più familiare, più compassionevole". Monsignor Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes, afferma: "Questo libro è un'opera importante per la Fondazione Migrantes, che ci aiuta a non perdere la memoria dell'emigrazione italiana, le fatiche, le sofferenze, le gioie, le conquiste. Una storia narrata con un liguaggio che i più piccoli possano capire, e questo va bene anche per i grandi. Un libro per i bambini ma che dovrebbero leggere tutti gli adulti: è un dovere ricordare la nostra storia, che è anche attuale e ci aiuta nell'accoglienza dei tanti che vengono qui a cercare un futuro migliore". "Partendo dall'esperienza ormai quasi ventennale del Rapporto italiani nel mondo, la Fondazione Migrantes ha voluto creare un progetto dedicato alle nuove generazioni, che potesse entrare nel settore delle agenzie di formazione per insegnanti ed educatori - spiega Delfina Licata,studiosa della Fondazione - Un testo di narrativa per ragazzi che racconta la nostra epopea migratoria e il presente migratorio attraverso le identità regionali: un compagno di viaggio, una sorta di fratello minore del Rapporto italiani nel mondo, che lo accompagnerà nel tempo. Già stiamo preparando un secondo lavoro con Luigi Dal Cin, uno scrittore per ragazzi di fama internazionale, con oltre 100 pubblicazioni tradotte in 14 lingue del mondo". Tra i relatori Toni Ricciardi, deputato Pd eletto all'estero: "Ho apprezzato molto questo lavoro, che la Fondazione Migrantes ha sostenuto: è un esercizio molto difficile cercare di semplificare la complessità della storia dell'emigrazione italiana, realizzando un prodotto soprattutto per le giovani generazioni. Da tempo sottolineiamo di questo tema, non esiste elemento identitario più forte dell'emigrazione italiana, è di vitale importanza riacquisirlo nei processi di ricostruzione storica, anche per capire il presente. Un lavoro come quello di Dal Cin è utile anche all'attività parlamentare". (Roc - Emg) ////
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