Unicredit e Commerzbank si stanno cimentando in un esercizio dall'esito incerto, ma che fornisce qualche insegnamento. Passati i 10 anni che erano stati pattuiti con l'acquisizione della Hypovereinsbank, Istituto di credito bavarese che al tempo era la seconda piú grande banca della Germania, Unicredit, guidata da quello che era stato un artefice della precedente acquisizione attraverso uno scambio azionario, quindi senza esborso di denaro, si cimenta nella nuova interessante operazione.
Che fornisce il primo insegnamento: lo Stato tedesco, entrato nella Commerzbank in un momento di difficoltá dell'Istituto, ha deciso di uscire, come fa solitamente. Vedi la vicenda della Lufthansa. L'abile amministratore delegato di Unicredit ha acquistato la quota di azioni statali messa in vendita. Il risiko metterá alla prova la serietá dell'Unione Europea sulla libertá delle fusioni bancarie, segno, anche se non il piú importante, di ricerca di un'unione oltre l'unitá monetaria. Non é intelligente schierarsi come tifosi, se non nel senso di di essere a favore di un piccolo passo verso l'integrazione. In ogni caso Unicredit ha fatto un affare, comperando dal governo tedesco azioni di Commerzbank ad un prezzo inferiore a quello che incasserá vendendole sul mercato azionario.