Roma, 8 ott – “Sono trent’anni di silenzio, che deve essere interrotto: noi lo abbiamo fatto con un’interrogazione parlamentare alla presidenza del Consiglio e al ministro della Giustizia, per sapere cosa il governo abbia a disposizione, anche di segretato, per poter riaccendere le luci su quella che non è una sparizione volontaria ma sicuramente è un sequestro e un omicidio, con collegamenti alla criminalità organizzata, alla luce del delicatissimo lavoro che il dottor Adinolfi svolgeva in materia fallimentare, con indagini su potenti società legate a soggetti dentro la criminalità organizzata”. Così Stefania Ascari, deputata del Movimento 5 Stelle, che a Montecitorio ha promosso la conferenza stampa “Paolo Adinolfi, il giudice dimenticato”. Insieme ad Ascari è intervenuto tra gli altri il figlio del giudice, Lorenzo Adinolfi. “Noi – aggiunge la parlamentare, componente della Commissione Antimafia - pretendiamo una risposta alla nostra interrogazione parlamentare, e soprattutto abbiamo chiesto di dare vita a un gruppo di lavoro in Commissione Antimafia, che ha gli stessi poteri dell’autorità giudiziaria, per audire persone ad oggi mai sentite, che potrebbero fornire elementi utili, in sinergia con la magistratura. Tutto questo perché non bisogna mai smettere di pretendere verità e giustizia”. (PO / Roc) ////