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Nel contrasto al narcotraffico
decisiva la tecnologia

Nel  contrasto al narcotraffico <br> decisiva la tecnologia

di Piero Innocenti

La gestazione è stata lunga ma alla fine la DCSA (Direzione Centrale per i Servizi Antidroga-Dipartimento della Pubblica Sicurezza) ha finalmente pubblicato la relazione annuale 2024 ( con i dati del 2023) sulle attività di contrasto al narcotraffico svolte dalle forze di polizia. Il puntuale esame del narcotraffico “conferma che la produzione e la commercializzazione degli stupefacenti (..) costituiscono un fenomeno transnazionale con una domanda crescente e a un bacino di consumatori che non mostra segnali di ridimensionamento”. I sequestri di stupefacenti hanno raggiunto le 88 tonnellate ( un più 16% rispetto al 2022), in prevalenza hashish e marijuana mentre un calo si è avuto con la cocaina (19.826kg un meno 24,59% rispetto all’anno prima) e con l’eroina (259kg un 52,67 % in meno rispetto al 2022). Da registrare che le persone denunciate per traffico e spaccio di eroina sono state in prevalenza straniere - in particolare nigeriani, marocchini, tunisini e albanesi - 1.064 ossia il 55,30% del totale (1.924) dei denunciati.
 La DCSA mette in guardia anche su un prodotto intermedio di lavorazione dell’eroina ( chiamato “cobret”, perla spirale di fumo a “serpentello” che produce una volta riscaldato) saltando la fase di acetificazione che trasforma l’eroina di base in eroina cloridrato, una droga particolarmente diffusa nel napoletano, nella piazza di Scampia.
Nei sequestri di cocaina, come accennato, si è avuto un calo ma l’azione di contrasto è stata in crescita rispetto al 2022 sia con un maggior numero di operazioni antidroga (8.581, un più 13.90%) che di persone denunciate (13.357 un più 8,65%) di cui 4.826 stranieri ( marocchini e albanesi in testa alla graduatoria). Il calo nei sequestri è probabilmente attribuibile alla parcellizzazione dei quantitativi di polvere bianca in partite di peso inferiore limitando, così, le perdite nella eventualità di sequestri. Sequestri ingenti di cocaina che continuano, tuttavia, a registrarsi ancora in questi ultimi giorni e non solo in Italia dove nel porto di Gioia Tauro ( qui nel 2022  toccato il record con più di 16 tonnellate) ne sono stati bloccati ben 280kg in un container in transito. Altri sequestri ci sono stati nelle Canarie con 4.000kg a bordo di una nave battente bandiera della Tanzania e a Panama con 4.400kg occultati a bordo di un nave diretta in Spagna. Il contrasto all’hashish ha portato al sequestro di oltre 27 tonnellate(un incremento dell’81% rispetto al 2022) e alla denuncia di 7.163 persone per traffico/ spaccio ( un + 7.99%) di cui 2.799 stranieri ( marocchini, egiziani, tunisini, gambiani, albanesi). I maggiori quantitativi intercettati si sono registrati nel Lazio (9.859kg), Lombardia (6.704kg), Piemonte (4.430kg), Campania (975kg), Emilia Romagna (909kg). Un processo di narcotizzazione, alla fine, che prosegue incontenibile anche in virtù del crescente impiego della tecnologia crittografica che dovrebbe indurre, come ricorda la DCSA nella sua relazione, “..ad un aggiornato paradigma operativo di contrasto, impostato su un approccio più tecnologico, suscettibile, verosimilmente, anche di un intervento normativo, per aggredire in maniera più efficace l’utilizzo delle reti e delle piattaforme criptate per le comunicazioni telefoniche e messaggistiche funzionali al traffico illecito”.

(© 9Colonne - citare la fonte)