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GASPERINI: RISULTATO È DIMENSIONE
DI TUTTI ED È DIVERSO DAL SUCCESSO

GASPERINI: RISULTATO È DIMENSIONE <Br> DI TUTTI ED È DIVERSO DAL SUCCESSO

“Mai avuto paura di non essere nato per vincere, è una mentalità che ho sempre battagliato. Non ho mai capito il parametro della vittoria. Il risultato non è solo alzare la coppa, ma è frutto di qualcosa che ognuno di noi cerca di superare quotidianamente”. Con queste parole l’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini riflette sul tema dell’edizione 2024 del Festival dello Sport di Trento durante l’evento “La Dea in Paradiso”, durante il quale l’allenatore ha ripercorso la sua carriera, dagli allenamenti dell’under 11 della Juventus fino alla finale di Europa League dello scorso 22 maggio a Dublino, dove la squadra di Bergamo si è imposta per tre a zero sul Bayer Leverkusen. “Eravamo fiduciosi – racconta Gasperini – la sconfitta con la Juve prima della finale ci ha dato lo scossone di cui necessitavamo. Sapevo che, una volta scesi in campo, avremmo creato dei problemi al Bayer”. Anche una sconfitta prima di una partita importante, dunque, può rivelarsi parte di un successo, anche se “Il Gasp” preferisce fare una distinzione: “Considerarsi vincenti o perdenti è riduttivo. Il risultato è la dimensione di tutti ed è ben diverso dal successo. Anche nel migliore dei percorsi le cose non vanno sempre nel verso giusto, sono i cicli della vita e lo sport ne è una rappresentazione meravigliosa. E lo fa nel migliore dei modi, perché, a differenza della vita che non è sempre severa con tutti allo stesso modo, lo sport insegna a perdere e a risollevarsi. Solo chi si applica, chi si impegna e vuole migliorarsi ha più possibilità di raggiungere risultati”. A dimostrazione della sua “tesi”, Gasperini porta la propria esperienza professionale: “Prendiamo il mio percorso all’Atalanta. Per arrivare alla vittoria dell’Europa League, abbiamo perso partite clamorose e se ripenso al fatto che nelle mie prime cinque partite nel 2016 ne persi quattro, ma non mi detti per vinto perché ero convinto che ci fossero i presupposti per fare grandi cose”. “Nello sport, così come nella vita, non c’è una strada unica ma tante srade da battere per ottenere risultati”.

(© 9Colonne - citare la fonte)