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BARZAGLI, BONUCCI E CHIELLINI:
IL MURO SI RACCONTA

BARZAGLI, BONUCCI E CHIELLINI: <Br> IL MURO SI RACCONTA

“La nostra è una storia di amicizia, di un trio che è riuscito ad andare oltre il valore dei singoli, ed è per questo che siamo ricordati: siamo riusciti a dare quello che non avremmo saputo dare singolarmente”. Apre così Giorgio Chiellini l’evento dedicato a lui e ai suoi compagni di reparto Andrea Barzagli e Leonardo Bonucci, nella terza giornata del Festival dello sport di Trento 2024. L’ex trio difensivo juventino è salito sul palco per raccontarsi, dai primi esperimenti con la difesa a tre nella Juventus di Antonio Conte sino a diventare la spina dorsale della nazionale italiana. “Indubbiamente – commenta Barzagli – abbiamo vissuto un lungo periodo della nostra carriera dove grazie alla squadra abbiamo vinto tanto e credo che abbiamo lasciato tanto sia nel calcio italiano che internazionale. È difficile dire se siamo compresi tra i grandi o no”. Un’umiltà che la sala (gremita di tifosi bianconeri) non gli “perdona”, rispondendo con un fragoroso applauso per il trio che tutt’ora detiene il record per il maggior numero di minuti consecutivi senza prendere gol, 974, realizzato nella stagione 2015/16 sotto la guida dell’allora allenatore Antonio Conte. Proprio quest’ultimo ha mandato un video tributo andato in onda durante l’evento: “di solito si parla di attaccanti e trequartisti, poco dei difensori, la nascita di questo trio deve farvi capire cosa è stato per il calcio nazionale e internazionale, un grandissimo esempio per tutti quanti. Sono orgoglioso di essermi sfruttando, come fa un bravo allenatore, le caratteristiche dei calciatori e facendo giocare i migliori. Mi accorsi che nel 4-2-4 con cui avevamo iniziato a giocare Bonucci era sacrificato”. “me lo ricordo molto bene – interviene Bonucci – durante gli allenamenti prima del Napoli provammo il nuovo modulo nella sorpresa di tutti, perché non l’avevamo mai provato e soprattutto mancavano 48 ore alla partita. Per me fu una gioia questa decisione del mister, mi ha cambiato la vita e la carriera”. In collegamento video ha partecipato anche Gianluigi Buffon, comparso su un monitor posto simbolicamente dietro il trio: “una delle colpe per le quali ho giocato così a lungo è imputabile a loro. Mi dissi che con questi tre davanti altri 4-5 anni di livello avrei potuto farli”. Buffon è tornato anche sulla finale di champions del 2015, persa contro il Barcellona di Messi, Suarez e Neymar: “ovviamente il dispiacere c’è, ma ripensando che tutti insieme siamo riusciti ad arrivare fin lì ha fatto si che i rimpianti abbiano avuto vita breve”. Impossibile, con Bonucci presente non ritornare sul gol in finale dell’europeo 2020 contro l’Inghilterra; “tanti ancora oggi mi ringraziano per il gol in finale. Segnarlo e segnare anche il rigore e aver portato a casa il trofeo è motivo d’orgoglio”.

FOTO. Archivio Ufficio Stampa PAT – Alessandro Holneider

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