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direttore Paolo Pagliaro

BEBE VIO GRANDIS: PARIGI,
PARALIMPIADI DELL’AMORE

BEBE VIO GRANDIS: PARIGI, <Br> PARALIMPIADI DELL’AMORE

“Rio è andata benissimo nonostante fosse la prima, a Tokyo arrivavo dopo l’infortunio ma me la sono cavata comunque. Queste ultime, a Parigi, paradossalmente erano le Paralimpiadi alle quali arrivavo nella migliore condizione fisica. Sono arrivata lì con la paura che per tutti avrei dovuto vincere assolutamente, che credo sia la paura di tanti atleti. Tuttavia, vincere non è scontato. La squadra ha fatto un lavoro pazzesco, però poi comunque la paura è una cosa che ci portiamo tanto dietro e io ho la fortuna di essere umana. È andata così ma me la sono goduta. Anche perché a differenza di Rio che era lontana, e di Tokyo dove non poteva venire nessuno, Parigi era vicina e quindi per la prima volta sono venuti a vedermi tutti i miei amici. Per me è stata la paralimpiade dell’amore, mi sono sentita circondata da tante persone stupende ed è stato meraviglioso”. Così Bebe Vio Grandis, bronzo nel fioretto a squadre e nella scherma individuale, al Festival dello Sport di Trento durante l'incontro "Grand Paris Je T’Aime" che ha visto la partecipazione di alcuni protagonisti delle Paralimpiadi di Parigi 2024, tra cui gli atleti di Art4Sport: Vittoria Bianco, Giuliana Chiara Filippi, Alessandro Sbuelz ed Elisa Spediacci.

FOTO. Archivio Ufficio Stampa PAT – Michele Lotti

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