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ECONOMIA NON OSSERVATA: CRESCE IN LINEA CON IL PIL

L’economia non osservata, sottolinea l’Istat in un report pubblicato questa mattina, è costituita dalle attività produttive di mercato che sfuggono all’osservazione diretta e comprende, essenzialmente, l’economia sommersa e quella illegale. Le principali componenti dell’economia sommersa sono costituite dal valore aggiunto occultato tramite comunicazioni intenzionalmente errate del fatturato e/o dei costi (sotto-dichiarazione del valore aggiunto) o generato attraverso l’impiego di lavoro irregolare. Ad esso si aggiunge il valore dei fitti in nero, delle mance e un’ulteriore integrazione che emerge dalla riconciliazione fra le stime degli aggregati dell’offerta e della domanda. Quest’ultima contiene, in proporzione non identificabile, effetti collegabili a fenomeni di carattere puramente statistico ed elementi ascrivibili a componenti del sommerso non completamente colte attraverso le consuete procedure di stima. L’economia illegale include sia le attività di produzione di beni e servizi la cui vendita, distribuzione o possesso sono proibiti dalla legge, sia quelle che, pur essendo legali, sono svolte da operatori non autorizzati. Le attività illegali incluse nel Pil dei Paesi Ue sono la produzione e il commercio di stupefacenti, i servizi di prostituzione e il contrabbando di tabacco. L’Istat presenta oggi le stime aggiornate nell’ambito della revisione generale dei Conti Nazionali pubblicata il 23 settembre 2024. In coerenza con l’approccio seguito per l’intero sistema dei conti, sono state effettuate stime puntuali per gli anni 2021 e 2022, mentre le serie storiche sono state ricostruite retrospettivamente.

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