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Migranti, Kelany (Fdi): narrazione buonista fa male ad africani e a gestione fenomeno

Roma, 22 ott – “E’ un libro molto coraggioso, un’inchiesta della giornalista Francesca Galici, che ha messo le mani in pasta, entrando in contatto con una rete di soggetti che parte dall’Africa per arrivare in Italia, rivelando la struttura piramidale delle organizzazioni criminali che sottendono al business enorme dei migranti. Un libro che inverte la narrazione buonista del fenomeno migratorio, che in realtà fa male tanto agli africani che partono, che verosimilmente possono rischiare la vita, sia alla gestione delle nostre politiche migratorie. Le sono molto grata per essersi coraggiosamente introdotta in questo sistema e averne riportato i principi”. Così Sara Kelany, deputata e responsabile immigrazione Fdi, che a Montecitorio ha promosso la presentazione del libro di Francesca Galici “L'invasione. Il lato oscuro del traffico di uomini sulla sponda opposta del Mediterraneo” (Historica edizioni). Evento che ha avuto luogo all’indomani del varo da parte del Consiglio dei ministri di un nuovo decreto in tema di immigrazione: “Ieri sera è stato varato il decreto legge per l’individuazione dei paesi sicuri, resosi necessario anche in virtù di una serie di sentenze che sono state promanate da sezioni territoriali specializzate, che ritenevano di poter superare quanto previsto all’interno di un decreto interministeriale – spiega Kelany - Prima i paesi sicuri erano previsti ed enumerati in un decreto redatto dai ministeri Giustizia, Interno e Affari esteri: il Tribunale di Roma, con riferimento ai migranti che erano stati trasferiti in Albania, di cui avrebbe dovuto convalidare il trattenimento per l’espletamento delle procedure accelerate di frontiera e quindi rimandarli in Egitto e in Bangladesh, ha invece ritenuto di poter decidere autonomamente che questi non siano Paesi sicuri. Il governo ha quindi ritenuto di elevare a rango di norma primaria quanto prima indicato all’interno di un decreto interministeriale: ad oggi i Paesi sicuri sono 19, e quindi il Protocollo Italia-Albania andrà avanti così come previsto” conclude la parlamentare. (PO / Roc) ////

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