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MO, BLINKEN A RIAD
PER LA DE-ESCALATION

MO, BLINKEN A RIAD <BR> PER LA DE-ESCALATION

Dopo la tappa israeliana, che ha segnato l’undicesimo viaggio dall’inizio del conflitto a Gaza, oggi il capo della diplomazia americana, Antony Blinken, è di scena in Arabia Saudita. Il segretario di Stato ha ribadito l’impegno degli Usa a cercare una strada per la de-escalation in Medio Oriente. Ieri, a Gerusalemme, Blinken ha inoltre esortato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ad adottare “misure aggiuntive” per consentire agli aiuti umanitari, controllati da Israele, di “raggiungere i civili da un’estremità all’altra” della Striscia di Gaza. Il rappresentante di Washington ha inoltre ribadito che la morte del leader di Hamas Yahya Sinwar offre “un'importante opportunità per riportare a casa gli ostaggi” e “porre fine alla guerra” nella Striscia di Gaza. Secondo il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller, Blinken “ha sottolineato la necessità di trarre vantaggio dall'azione di successo di Israele volta a consegnare Sinwar alla giustizia, assicurando il rilascio di tutti gli ostaggi e ponendo fine al conflitto a Gaza”.

Il comunicato israeliano ha espresso un sentimento simile su questo argomento, affermando che Netanyahu ha sottolineato, nell'incontro durato due ore e mezza, che la morte di Sinwar “potrebbe avere un effetto positivo sul ritorno dei rapiti e sul raggiungimento di tutti gli obiettivi della guerra”. Secondo fonti non ufficiali, gli israeliani starebbero valutando sia un accordo limitato, che prevedrebbe la liberazione di diversi ostaggi in cambio di un breve cessate il fuoco, sia un accordo più ampio che porrebbe fine alle guerre in Libano e a Gaza ma che avrebbe come condizione irrinunciabile il rilascio di tutti gli ostaggi. (23 OTT - deg)

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