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HARRIS: TRUMP FASCITA
IL TYCOON: E’ PAZZA

HARRIS: TRUMP FASCITA <BR> IL TYCOON: E’ PAZZA

In un incontro aperto con gli elettori trasmesso in diretta nella notte italiana dalla CNN, la vicepresidente Kamala Harris ha nuovamente attaccato a testa bassa il candidato repubblicano, Donald Trump, sostenendo ripetutamente che si tratta di un personaggio “instabile” e “inadatto a svolgere il suo ruolo”. Quando un giornalista gli ha domandato se pensi che il tycoon sia un fascista, Harris ha risposto: “Sì, lo penso”. Harris ha quindi ricordato le figure degli ex alti dirigenti militari dell'amministrazione Trump che lo hanno definito fascista, arrivando a dichiarare che l'ex presidente avrebbe parlato con entusiasmo della lealtà dei generali nazisti di Hitler. Ancora una volta, Harris ha inoltre sollevato preoccupazioni per i commenti dell’avversario relativi all’intenzione di mobilitare l'esercito contro i “nemici interni”. Tali parole hanno ribadito il messaggio di fondo del candidato democratico nelle ultime settimane della corsa presidenziale: ovvero che gli americani, in particolare gli indipendenti indecisi e i repubblicani moderati, dovrebbero stare attenti sul fatto che Trump rappresenti una minaccia per i principi fondamentali della nazione.

Se Trump vincesse, ha detto Harris, “resterebbe seduto lì, instabile e squilibrato, a progettare la sua vendetta, a progettare la punizione per gli oppositori, a creare una lista di nemici”. La vicepresidente ha anche parlato dei temi principali della politica interna ed estera tra cui immigrazione, aborto, politica economica interna, situazione in Medio Oriente. Quando le è stato chiesto in che modo la sua presidenza sarebbe stata diversa da quella di Joe Biden ha ribadito – come già fatto nei giorni scorsi – che la sua “amministrazione non sarà una continuazione di quella attuale” anche se “Non esito a dire che ci sono ancora problemi da risolvere”, ha aggiunto, sottolineando le sue promesse di aumentare le sovvenzioni federali alle piccole imprese e di aumentare i finanziamenti pubblici per l'assistenza sanitaria.

Harris ha inoltre annunciato l’intenzione di attuare un piano per vietare le truffe sui prezzi negli Stati Uniti e si è impegnata a “non aumentare le tasse su coloro che guadagnano meno di 400.000 dollari all'anno”. Per quanto riguarda l’immigrazione – un sistema “che è stato allo sbando per molto tempo” ha assicurato che metterà “in sicurezza” le frontiere.

Sempre ieri Kamala Harris ha sottolineato che pronuncerà un “atto d’accusa finale” contro Donald Trump martedì a Washington, nello stesso luogo in cui l’ex presidente repubblicano si è rivolto ai suoi sostenitori poco prima che attaccassero il Campidoglio il 6 gennaio 2021. Il vicepresidente parlerà dall'Ellisse, una vasta area erbosa situata tra la Casa Bianca e l'obelisco del Monumento a Washington, nel cuore simbolico della capitale americana.

Da parte sua, Donald Trump ha tenuto una affollatissima manifestazione a Duluth, nello stato cruciale della Georgia, dove ha attaccato la sua rivale Kamala Harris, arrivando a mettere in dubbio le sue facoltà mentali. “Questa donna è pazza”, ha detto più volte, incitando gli elettori. “Sei la donna peggiore – ha gridato al megafono –. Non c'è mai stato nessuno come te. Non puoi mettere insieme due frasi”. “Queste elezioni si riducono a una scelta tra altri quattro anni di incompetenza, fallimento e disastro, e i quattro anni più grandi nella storia del nostro paese”, ha chiosato.

Durante l’appuntamento di Duluth, Trump ha incitato gli elettori a votare per lui “in qualsiasi modo” ovvero sia il 5 novembre sia – e questa è una novità per lui – in modo anticipato. L’ex presidente repubblicano è infatti stato sempre contrario riguardo al voto anticipato e ha spesso attribuito la sua sconfitta del 2020 al voto per corrispondenza. Con più di 1,9 milioni di schede già compilate in Georgia (e più di 23 milioni in tutto il Paese), non può però evidentemente più voltare le spalle a questo fenomeno che, tra l'altro, è probabilmente cresciuto a causa del voto anticipato degli elettori repubblicani. (24 OTT - deg)

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