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Mo, Boldrini: riconoscere status rifugiati a obiettori coscienza israeliani

Roma, 24 ott – “Nel Comitato diritti umani abbiamo audito quattro testimonianze veramente importanti, quattro giovanissimi attivisti, obiettori di coscienza, due palestinesi e due israeliani, due ragazze e due ragazzi. I due israeliani hanno anche dovuto passare molti giorni in carcere, essendosi rifiutati di fare il servizio militare in quanto non volevano essere parte del massacro in corso a Gaza e in Cisgiordania”. Così Laura Boldrini, presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, che oggi ha audito Sofia Orr e Daniel Mizrahi da Israele e Tarteel Yasser Al Junaidi e Aisha Amer dalla Palestina. “A loro avviso – spiega Boldrini - questa situazione dimostra la mancanza di libertà e di poter esprimere il proprio convincimento senza ripercussioni: se si fanno delle manifestazioni pacifiche contro la guerra si viene arrestati”. “Ci hanno chiesto – aggiunge la parlamentare - di fare in modo che il governo italiano faccia pressione su quello israeliano per prevedere la figura dell’obiettore di coscienza, senza che questa facoltà venga repressa e hanno anche chiesto che coloro che lasciano Israele, temendo per la propria incolumità in quanto si rifiutano di fare il servizio militare, possano essere riconosciuti come rifugiati e avere la protezione internazionale. Daremo seguito alle loro richieste e faremo un’interrogazione per chiedere al governo di adoperarsi affinché ciò accada” conclude Boldrini. (PO / Roc) ////

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