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direttore Paolo Pagliaro

USA, IN TRENTA MILIONI
HANNO GIA’ VOTATO

USA, IN TRENTA MILIONI <BR> HANNO GIA’ VOTATO

Il richiamo delle urne si sta già facendo prepotentemente sentire per gli elettori americani che, stando ai dati provenienti da 47 stati e dal Distretto di Columbia raccolti da CNN, Edison Research e Catalist, hanno già espresso in più di 30 milioni il voto per l’elezione del nuovo presidente. Va infatti ricordato che, sebbene il 5 novembre sia l'ultimo giorno in cui gli americani possono votare, come si sta affettivamente verificando diversi milioni di persone per quella data avranno già espresso la loro preferenza, tramite voto per corrispondenza o voto anticipato: la votazione anticipata può infatti avvenire sia a distanza che di persona, in seggi elettorali designati. La California – lo stato più popoloso del Paese – è in testa con oltre 3,2 milioni di voti espressi finora, annuncia la CNN, mentre Florida, Texas, Georgia e Carolina del Nord hanno tutti superato la soglia dei 2 milioni di voti.

OBAMA. Intanto, sul fronte della disputa elettorale “sul campo”, nella notte italiana insieme a Bruce Springsteen, Samuel L. Jackson e Spike Lee, l'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama è salito sul palco per lanciare la campagna presidenziale di Kamala Harris, presentandosi insieme al candidato democratico in una manifestazione in Georgia dove lo spirito del “Yes We Can” della campagna del 2008 è riemerso prepotentemente.  “Sappiamo che queste elezioni saranno serrate, un testa a testa, perché molti americani sono ancora in difficoltà”, ha ammesso Obama. “Capisco – ha aggiunto - che in questo modo le persone stanno cercando di cambiare la situazione, ma quello che non capisco è perché qualcuno possa pensare che Donald Trump potrebbe cambiare la situazione in un modo che sarebbe positivo per te”. Obama ha quindi affermato che l'uomo che gli è succeduto alla Casa Bianca nel 2017 cercava sempre di “vendere qualcosa”, che si è rivelato come una persona a cui importa solo “il suo ego, il suo denaro, il suo status”. I suoi lunghi discorsi? “Nient’altro che stronzate” ha detto Obama senza mezzi temini, aggiungendo che “Non abbiamo bisogno di quattro anni di un aspirante re, di un aspirante dittatore. Al contrario, se eleggi Kamala Harris... lei si concentrerà su di te”.

HARRIS. Kamala Harris ha fatto eco a questo messaggio, paragonando Donald Trump ai “predatori, truffatori e recidivi” che ha perseguito durante la sua carriera di pubblico ministero. “Li ho affrontati e ho vinto”, ha detto. “Ebbene, Georgia, tra dodici giorni toccherà a Donald Trump”, ha aggiunto. “Chiunque dica che dovremmo porre fine alla Costituzione degli Stati Uniti d'America non dovrebbe mai più stare dietro il sigillo del Presidente degli Stati Uniti d'America”, ha chiosato. “Mai più. Le conseguenze di un ritorno di Trump alla presidenza sarebbero estremamente gravi”, ha avvertito.

Da parte sua, Donald Trump ha pronunciato un ennesimo durissimo discorso sull’immigrazione durante un incontro con gli elettori in Arizona, affermando che gli Stati Uniti sono diventati “un bidone della spazzatura per il mondo” a causa delle politiche di Joe Biden e Kamala Harris. Il candidato repubblicano ha anche smentito in giornata di aver affermato che “Hitler aveva fatto cose buone” , come ha riferito mercoledì il suo ex capo di gabinetto John Kelly in un'intervista al  New York Times.

TRUMP. Trump ha inoltre rievocato, criticandolo, il controverso e caotico ritiro dall’Afghanistan effettuato dall’esercito americano nell’agosto 2021 sotto la neonata presidenza di Joe Biden.  “Nessuno parla mai” dei tredici soldati americani uccisi e feriti nell'attacco suicida organizzato davanti all'aeroporto di Kabul dal gruppo terroristico Isis-K. “Li cito continuamente perché i soldati feriti sono a casa in questo momento”, ha detto il candidato repubblicano. “Stanno soffrendo e questo non sarebbe mai dovuto accadere”, ha aggiunto. In un secondo comizio a Las Vegas, il tycoon ha inoltre ripetuto il suo mantra, ovvero la promessa di abbassare i prezzi e aumentare i salari. Ma soprattutto ha “giurato” di detassare le mance di fronte a una platea sensibilissima a un tale argomento in una città dipendente dai servizi con un numero incredibile di camerieri, commercianti o dipendenti del settore alberghiero. (25 OTT - DEG)

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