“Non è più tempo di narcisismi e piccole divisioni tra noi, ma di un lavoro serio da fare tutti insieme”. Lo dice in una intervista a La Stampa il responsabile Esteri del Pd, Giuseppe Provenzano, che invita a guardare avanti: prima di tutto, alle elezioni di Umbria ed Emilia-Romagna del 17 e 18 novembre. “Dobbiamo tutti preoccuparci, perché con una democrazia dimezzata non vince nessuno” aggiunge. E poi spiega a proposito della bassa affluenza al voto: “Siamo oltre la soglia di guardia: rischiamo che metà della popolazione si disabitui all'esercizio della democrazia. La politica dovrebbe occuparsene con una grande indagine parlamentare, come fu per il Mezzogiorno, per la miseria”. Provenzano precisa: “Non l'ennesima abusata commissione d'inchiesta, perché non ci servono i poteri della magistratura. Ma un'indagine in cui tutte le forze politiche si impegnino a capire profilo e ragioni dell'astensionismo. Per noi è una questione essenziale”. “Sappiamo che l'astensionismo si annida soprattutto dove c'è basso reddito, scarsa istruzione e inaccettabili diseguaglianze, anche territoriali: da qui dobbiamo partire per cercare soluzioni. Il Pd ci sta provando: delle elezioni liguri, un dato positivo, analizzando i flussi, è che siamo i più votati tra le fasce sociali deboli. E va ringraziato Orlando anche per questo” dice Provenzano.
(Gil)
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