“Guardavate altrove e io ne ho approfittato. Questa è la chiave, distogliere l’attenzione”. Con la sua prima avventura teatrale, scritta da Maurice Leblanc nel 1908, il maestro del crimine Arsenio Lupin, archetipo del ladro gentiluomo, approda al Teatro Ciak di Roma (Via Cassia, 692), da sabato 16 novembre a domenica 15 dicembre. A dar vita sul palco a questo intrigo straordinario Yaser Mohamed, Antonio Palumbo, Linda Manganelli, Patrizio Cigliano, Enrico Ottaviano, Valentina Marziali, Valerio Pandimiglio. nell’adattamento teatrale di Michele Montemagno e la regia di Anna Masullo. Nato nel 1905 dalla penna dello scrittore francese Maurice Leblanc, il personaggio di Arsenio Lupin, è stato spesso protagonista di numerosi adattamenti cinematografici e televisivi. Pochi sanno, però, che il primo adattamento che vede protagonista il ladro gentiluomo è per uno spettacolo teatrale. Scritta dal drammaturgo Francis de Croisset insieme allo stesso Leblanc, Arsène Lupin è una commedia che appartiene al classico genere teatrale francese del vaudeville. Lo spettacolo è ambientato a Parigi, dove Germana Gournay-Martin, figlia snob di un ricco industriale, è in procinto di sposare dopo sette anni di fidanzamento il duca di Charmerace. Ma i preparativi della cerimonia sono presto interrotti dalla notizia del furto dell’intera collezione di dipinti del milionario Gournay-Martin da parte di Lupin. L’ispettore Ganimard si metterà sulle tracce del misterioso ladro la cui vera identità conosceremo solo alla fine.“Quando Maurice Leblanc creò, con la sua penna, il personaggio di Arsenio Lupin – racconta la regista Anna Masullo - forse non immaginava, proprio come accadde a Conan Doyle con Sherlock Holmes, che il suo ladro gentiluomo avrebbe attraversato i decenni, ispirando cartoni animati, film e sceneggiati televisivi. Lupin è un anti-eroe carismatico, capace di suscitare ammirazione e simpatia anche mentre compie i suoi furti. Complesso e contraddittorio, incarna sia il ladro che il gentiluomo, il criminale e il moralista. Non è un semplice truffatore; possiede un codice d’onore e un forte senso della giustizia che lo contraddistinguono. I suoi colpi, sempre annunciati prima di essere messi a segno – continua Anna Masullo - sembrano vere e proprie opere teatrali che lui si appresta a rappresentare. Come un pubblico in sala le sue vittime e la polizia, primo fra tutti l’ispettore Ganimard, vivono con spasmodica attesa la sua apparizione mentre Lupin, forse, è già lì a prendersi gioco di loro”. Scene Fabiana Di Marco, Musiche Alessandro Molinari, Costumi Valentina Bazzucchi, Disegno Luci Marco Catalucci, Coreografie Gea Stramacci, Capo Costruzioni Diego Caccavallo, Macchinista Salvatore Salerno, Aiuto regia Vito Molinari, Aiuto scenografo Daniel Falappa, Sartoria Lab Costume, Scenotecnica LT Costruzioni di Giacomo Celentano, Foto e Locandina Diego Buonanno, Ufficio Stampa Alessia Ecora. (PO red Gil)
“WEST SIDE STORY”, IL MUSICAL-KOLOSSAL DI MASSIMO ROMEO PIPARO AL SISTINA
Acclamata dagli spettatori di tutto il mondo, la storia d'amore "per eccellenza" sta per infiammare il palco del Teatro Sistina: il Musical-Kolossal "West Side Story", nella versione adattata per il pubblico italiano da Massimo Romeo Piparo che ne firma anche la regia, è pronto a debuttare sabato 7 dicembre a Roma, e si annuncia come una delle novità più attese dell’anno. Con la grandiosa colonna sonora composta da Bernstein, suonata dall’Orchestra dal vivo di 18 elementi diretta dal Maestro Emanuele Friello, ed oltre 30 artisti sul palco coreografati da Billy Mitchell, stella emergente del West End londinese, lo spettacolo vedrà protagonisti, nel ruolo di Tony, Luca Gaudiano (vincitore di Sanremo Giovani nel 2021 e della 13° edizione del varietà di Rai1 “Tale e Quale Show”) e in quello di Maria, Natalia Scarpolini, già nel cast di “Cats” di Piparo. Tratto dall'omonimo Musical che Arthur Laurents, Leonard Bernstein, Stephen Sondheim e Jerome Robbins crearono nel 1957 ispirandosi al "Romeo e Giulietta" di William Shakespeare, da cui poi nel 1961 venne realizzato anche il celebre film diretto dallo stesso Robbins con Robert Wise, questo autentico gioiello promette intense emozioni grazie anche ai suoi temi forti, come l'amore contrastato tra due giovani e la rivalità tra due gang contrapposte destinata a sfociare in tragedia. In ormai quasi 70 anni di vita, "West Side Story" ha saputo parlare a ogni epoca e a tutte le età: una gloriosa carriera testimoniata da una lunga scia di successi di pubblico e critica, nonché dai tantissimi premi vinti. Se la commedia teatrale ottenne una strepitosa accoglienza a Broadway e a Londra, rimanendo sulle scene di fatto fino a oggi e continuando a essere rappresentato in numerosi revival, il film consacrò definitivamente il successo di questa storia appassionante, in cui l'amore e il coraggio si contrappongono alla violenza e all'intolleranza. La pellicola di Robbins e Wise infatti ottenne la candidatura a undici premi Oscar, vincendone dieci e diventando così il musical più premiato agli Academy Awards. "West Side Story" è stato anche il primo film a ottenere un doppio Oscar al miglior regista, per Wise e Robbins. Robbins fu inoltre insignito di un Oscar speciale per i suoi meriti in campo coreografico. (red Gil)
EUGENIO RIPEPI NUOVO DIRETTORE ARTISTICO DEL “SALVINI” DI PIEVE DI TECO (IMPERIA)
Nel ventennale del suo restauro, il teatro Tommaso Salvini di Pieve di Teco (Imperia), noto come il teatro più piccolo del mondo, ha un nuovo direttore artistico: Eugenio Ripepi. Il Teatro Salvini ha una sala del tutto atipica soprattutto per le piccolissime dimensioni e per la grazia strutturale di chiaro impianto tipicamente sei-settecentesco a ferro di cavallo; 43 metri quadrati di palcoscenico, 90 posti tra la platea e i 2 ordini di palchi: una meta che attira da sempre visitatori italiani e stranieri, incuriositi dalla particolarità dell’impianto che vanta una lunga e illustre storia di attività artistica a partire dal 1834, anno in cui fu edificato. Nello splendido spazio, a cui è stata data nuova vita nel 2004, Ripepi ha diretto diversi eventi teatrali già dal 2007 con la prima edizione della rassegna di monologhisti “Discorsi da Solo”, facendo intervenire poi negli anni successivi importanti personalità del palcoscenico italiano. Nel nuovo cartellone appena presentato, per la stagione teatrale 2024/2025, ci saranno prosa, musica con eccellenti formazioni da camera e di repertorio vario, con solisti come la pianista Giuseppina Torre e il chitarrista Renato Caruso, i nuovi progetti di Freddy Colt e Mauro Vero, con il Coro Mongioje che ha recentemente duettato con Laura Pausini nel programma televisivo della Gialappa’s Band, con la canzone d’autore di Tricarico, Alberto Bertoli, Max Manfredi, Federico Sirianni, con il cabaret di Andrea Di Marco e Daniele Raco, con la commedia dell’arte di Enrico Bonavera, primo Arlecchino d’Italia e del mondo, con spettacoli di produzione e prime assolute (Pino Petruzzelli, Giorgia Brusco). «Sono molto felice per questo mio nuovo incarico - afferma Eugenio Ripepi - e molto emozionato di dirigere un teatro così prestigioso, con una grande storia alle spalle. Sarà una bellissima nuova avventura: per tre anni accompagnerò il pubblico di questo straordinario spazio. Per la stagione 2024/2025 ho presentato all’Amministrazione di Pieve di Teco, nella persona del sindaco, a cui vanno i miei ringraziamenti per aver creduto in me fin dal primo momento, un cartellone molto vario, in modo da andare incontro ai diversi gusti degli spettatori, ma con un minimo comune denominatore: l’altissima qualità delle proposte di palcoscenico». La nuova direzione artistica si innesta nell'ottica di un lavoro di team, grazie al contributo del Comitato San Giovanni di Imperia. Il Comitato interverrà nella gestione favorendo l’accesso a più persone possibili, spettatori ma anche visitatori dello storico edificio, portando avanti, in sinergia con la direzione artistica, iniziative atte a promuovere in misura sempre maggiore il nome del teatro a livello nazionale e internazionale. Eugenio Ripepi è un direttore artistico, cantautore, scrittore, regista e attore professionista, con un diploma conseguito presso la Scuola del Teatro Stabile del Veneto, una laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, una laurea specialistica in Scienze dello Spettacolo, e un dottorato di ricerca con borsa in Arti, Spettacolo e Tecnologie Multimediali presso l’Università di Genova, che lo hanno portato a lavorare come cultore della materia di Storia del Teatro, e a diventare insegnante di ruolo di Discipline Audiovisive e Multimediali presso il Liceo Artistico di Imperia. (red- Gil)
ARGENTINA, BEATRICE VENEZI NOMINATA DIRETTORE PRINCIPALE OSPITE DEL TEATRO COLÓN
Appena terminata la tournée di successo in Asia che, tra le varie cose, l’ha vista protagonista a Macao del Gala con Placido Domingo e la Shenzhen Symphony Orchestra, il Maestro Beatrice Venezi ha ricevuto un importante incarico internazionale che sempre di più la consacra icona e rappresentante della cultura italiana nel mondo: la nomina di Direttore Principale Ospite del Teatro Colón di Buenos Aires, in Argentina. Un Teatro, il Colón, tra i più importanti al mondo, soprannominato infatti “La Scala del Sudamerica”. È il teatro in stile italiano più grande al mondo, acusticamente considerato uno dei primi cinque teatri più qualificati in assoluto per la rappresentazione di opere liriche, nonché il principale teatro d'opera di notorietà internazionale dell’America del Sud e non solo. La nomina è avvenuta durante una cerimonia ufficiale a Buenos Aires al Teatro Colón nel pomeriggio (ora italiana) del 12 novembre scorso alla presenza della Ministra della Cultura Gabriela Ricardez, del Governatore della Città Autonoma di Buenos Aires Jorge Macri e del Direttore generale del Teatro Gerardo Grieco. Tra gli illustri colleghi del Maestro Venezi al Teatro Colón, con lei sul palco per la nomina, figurano, tra gli altri, niente di meno che Julio Bocca (Direttore del Balletto), il più grande rappresentante della danza argentina nel mondo, Andrés Rodríguez (Direttore artistico della stagione operistica) e Verónica Cangemi (Direttrice dell’Opera Studio). (PO BIG ITALY Red)
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