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Parita' genere, Valente (Pd): maggioranza fatica a capire violenza maschile contro le donne

Roma, 21 nov - "Possiamo anche non affezionarci al nome 'patriarcato', però un dato è certo: l'Onu ci ha detto ieri che le violenze sessuali e le violenze di genere nel mondo sono aumentate del 50%. Giorgia Meloni qualche giorno fa, per tentare di salvare le parole di Valditara, ha detto di essere sorpresa del fatto che, di fronte alla conquista di spazi di autonomia e di libertà, le violenze contro le donne aumentino. Questo dimostra che al di là del nome, patriarcato sì o no, questa maggioranza fa fatica a capire che cos'è la violenza maschile contro le donne". Così Valeria Valente, senatrice Partito democratico, già presidente della Commissione femminicidio di cui è componente.
"La violenza maschile contro le donne è proprio la risposta di un uomo che è abituato a stare al mondo in un rapporto di dominio, di cultura della sopraffazione, di governo, di possesso, di disponibilità del corpo delle donne" aggiunge Valente. "Ricordiamo che ancora nel '96 la violenza sessuale era considerata una violenza contro la morale pubblica e non contro la persona" spiega la parlamentare Dem, per poi proseguire:
"Ho sentito qualche esponente di governo dire che nel frattempo, nel sistema occidentale e in Italia, stiamo facendo qualche passo in avanti. Ma mi dovrebbero dire come spiegano non solo i dati dei femminicidi, ma anche i dati delle violenze maschili contro le donne che aumentano proprio in corrispondenza dell'aumento degli spazi di autonomia e libertà delle donne. A compierle è un maschio che non ha una relazione positiva, corretta, sana con la donna, un maschio che si ribella a questa perdita di potere, che non riesce a destrutturare e a ricostruire su altri presupposti il rapporto con le donne, che deve essere paritario e rispettoso". (PO / Roc) ////

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