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Prodi (Cgie): Siamo la voce degli italiani all’estero, al lavoro con il Cdp

Prodi (Cgie): Siamo la voce degli italiani all’estero, al lavoro con il Cdp

Si riunisce alla Farnesina da oggi al 28 novembre il Comitato di Presidenza del Consiglio Generale degli italiani all’estero, l’organismo di consulenza del Governo e del Parlamento sui grandi temi che interessano le comunità italiane all’estero. “Sono stata eletta a fine giugno di quest'anno e in questi mesi abbiamo potuto, come Comitato di Presidenza, lavorare molto su alcuni contenuti e anche su alcune criticità che prima potevamo avere, a partire dalla comunicazione, alla quale teniamo molto”, afferma a 9colonne Maria Chiara Prodi, segretaria generale del Cgie. “Il nostro sito, in questo momento, ospita tutte le attività che abbiamo fatto e tutti i resoconti del Comitato di presidenza e delle riunioni territoriali, che mancavano da troppo tempo – afferma Prodi - Oggi abbiamo il compito di prendere tutti quegli stimoli che sono arrivati dai territori tramite i nostri consiglieri e anche tramite la rete dei Comites, che è sempre in dialogo con noi, e andare con questo bagaglio di necessità, bisogni e aspettative a parlare con il sottosegretario Silli, con le commissioni Affari esteri della Camera e del Senato, con i nostri parlamentari eletti all'estero e con le Direzioni Generali della Farnesina che sono competenti”. Il Cgie, sottolinea Prodi, ha “un ruolo fondamentale che ci è assegnato dalla legge: quello di essere la voce degli italiani all'estero e noi cerchiamo con il nostro lavoro di onorare questa missione nel migliore dei modi”.

Durante i quattro giorni di lavori sarà impostata l’agenda del CGIE per il 2025 e verranno affrontati i temi connessi alla vita delle collettività italiane all’estero, alcuni dei quali al centro del dibattito politico nazionale come quello del riconoscimento della cittadinanza, che necessita di un’analisi approfondita e condivisa, e quello della messa in sicurezza del voto all’estero. Si parlerà inoltre della diffusione dell’insegnamento della lingua e della cultura italiana nel mondo, della nuova mobilità, di servizi consolari e della riforma della rappresentanza per meglio rispondere alle esigenze dell’attuale diaspora, che vede l’organismo impegnato nell’elaborazione di una proposta di revisione della legge istitutiva del Consiglio Generale, dopo quella dei Com.It.Es. già approvata dall’Assemblea plenaria del giugno scorso. Quella che stiamo vivendo “è una stagione intensa, con una legge di bilancio che su alcuni punti (pensioni, assistenza al rientro, richieste di cittadinanza) pone delle criticità estremamente importanti sulle quali saremo molto vigili e chiederemo l'attenzione dei nostri interlocutori. È anche un momento che ha delle positività – conclude la segretaria generale del Cgie -: per primo riconosciamo la legge Ricciardi che è appena stata approvata da Camera e Senato e che darà una risposta concreta nel 2025 a tutti i cittadini che ora si lamentano, giustamente, dei tempi d'attesa per il rilascio del passaporto”. (PO / Sab – 25 nov)

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