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Aids, Iardino (The Bridge): approvare legge condivisa tutti

Roma, 28 ott - Un appello “ad approvare un testo di legge che è fermo in Parlamento da due anni, condivisa da tutte le forze politiche, da tutti gli scienziati e dalle associazioni. Insomma per la prima volta sono tutti d'accordo per una legge economicamente sostenibile”. A lanciarlo è Rosaria Iardino, presidente della Fondazione The Bridge, in occasione della conferenza stampa alla Camera che, nell’approssimarsi della Giornata mondiale contro l’Aids del 1 dicembre, rilancia la proposta di legge D’Attis aggiornare le linee guida di intervento e prevenzione, ferma in Parlamento da ottobre 2022. “Faccio un appello ai capigruppo alla Camera: calendarizzatela, portatela in aula, approviamola, perché per fare politiche pubbliche serie ci vogliono anche leggi moderne. La 135/90 è stata una legge emergenziale importante, ma del 1990: siamo nel 2024. l mondo è cambiato, la società è cambiata, c’una legge, approvatela” insiste Iardino, che in conferenza ha sottolineato l’urgenza di eliminare il consenso informato scritto per svolgere il test dell’Hiv. “Un tempo aveva senso il consenso informato, perché veniva usato per discriminare, per non assumere, per mettere le persone con l’Hiv ai margini – ricorda - Oggi, come dimostra la letteratura internazionale, il test dell’Hiv scritto è la prima barriera dell'offerta di test. Quando vai al pronto soccorso a fare una serie di esami non ti chiedono il consenso informato per fare l’epatite C, per fare la glicemia: allora l’Hiv deve rientrare necessariamente tra gli esami da fare perché è un diritto sapere, ed è un dovere dello Stato cercare di contenere la pandemia. I dati ci dicono che per la prima volta dopo anni abbiamo delle morti di AIDS, io trovo che sia intollerabile”.
(PO / Sis)

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