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VIOLENZA DONNE, ANNIBALI:
HO SCELTO DI RINASCERE

VIOLENZA DONNE, ANNIBALI: <BR> HO SCELTO DI RINASCERE

Il 16 aprile del 2013 Lucia Annibali, allora 35enne, esce di casa e sul pianerottolo incontra un uomo che le getta dell'acido sul volto. La magistratura accerta che è stato mandato dall’ex fidanzato per vendicarsi del fatto che la donna l'avesse lasciato. “Il futuro mi aspetta” il titolo del libro ha appena mandato alle stampe e del quale parla in una intervista il Giornale nella quale che spiega di aver fatto la scelta di “rinascere”: “E’ stata una scelta che ho fatto 11 anni fa. Ero ancora su quel pianerottolo, era subito dopo l'aggressione. In quei momenti fai una scelta: reagisci o ti arrendi? Prima di scegliere vedi il percorso che ti aspetta: il dolore, la fatica, l'odissea clinica. E poi decidi. Io ho deciso di non arrendermi”. “Bisogna dire che c'è ancora molta violenza sulle donne. A volte sembra anche più crudele di qualche anno fa. Gli ultimi casi di cronaca mi hanno colpito. Giovani adolescenti, ragazzi, che compiono atti di inaudita violenza sulle loro coetanee” aggiunge l'ex deputata. “Il patriarcato è la radice della violenza. Ma è un concetto che appartiene più al passato. Il padre padrone. Se pensiamo ai giovani di oggi, che compiono atti violenti, non parlerei di patriarcato. Io tenderei ad essere meno ideologica e più concreta. La violenza è un esercizio di potere. Nasce dal desiderio di possesso”. In Italia negli ultimi trent'anni il numero degli omicidi è crollato. Ma il numero dei femminicidi non crolla… “La violenza maschile è un fenomeno molto radicato che si tramanda di generazione in generazione. Non si attenua. Servono moltissimi interventi. Soprattutto bisogna coinvolgere i ragazzi. E poi c'è una cosa: la gelosia. Bisogna insegnare che la gelosia non è una cosa buona. Non è pacifica questa idea”. (29 nov - red)

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