Oggi, quasi un secolo dopo la scoperta del primo antibiotico, l’antibiotico resistenza rappresenta una sfida e un’emergenza di dimensioni mondiali, che non può più essere ignorata né sottovalutata , favorita dall’impiego inappropriato degli antibiotici. Solo in Europa, ogni anno sono più di 670.000 le infezioni da germi antibiotico-resistenti che causano circa 33.000 decessi, di cui quasi un terzo in Italia che occupa il primo posto nella classifica europea. Per conoscere le opinioni dei medici di medicina generale (MMG) su questo preoccupante scenario, Iqvia ha condotto una ricerca a livello nazionale con oltre 300 partecipanti, grazie al contributo incondizionato di Reckitt. I risultati della ricerca, parte integrante del progetto educazionale per contrastare l’antibiotico-resistenza ‘Diamoci una mano’, offrono una panoramica su come i medici di famiglia intervengano su questo fenomeno e il ruolo delle terapie sintomatiche. Ciò che emerge è che il 71% dei medici di medicina generale individua nel mal di gola una tra le cause principali per cui i pazienti richiedono un antibiotico, nonostante 9 mal di gola su 10 siano di origine virale e, quindi, non trattabili con antibiotici, e l’86% consigli i FANS (farmaci antiinfiammatori non steroidei) come trattamento di prima linea. Significativo, inoltre, come l’80% dei medici partecipanti alla survey dichiari che l’uso troppo frequente di antibiotici sia uno dei fattori principali dell’antibiotico resistenza e che meno di un terzo dei loro pazienti abbia bisogno di antibiotici. Ma solo il 25% degli intervistati considera i test diagnostici utili per far capire l’importanza di una prescrizione dell’antibiotico appropriata. Il medico di famiglia rimane un interlocutore chiave per promuovere l’informazione e la sensibilizzazione verso i pazienti in merito all’argomento . Secondo il 68% dei medici intervistati, infatti, far comprendere ai pazienti che gli antibiotici non sono indicati per trattare le infezioni virali è cruciale per promuovere l’appropriatezza prescrittiva, così come per il 59% è importante l’educazione del paziente. Diverse le strategie suggerite per contrastare l’antibiotico-resistenza, un fenomeno che, secondo le stime, a livello mondiale potrebbe causare la morte di 10 milioni di persone all’anno entro il 2050, tra le quali consigliare ai pazienti farmaci sintomatici/FANS per alleviare i sintomi, promuovere iniziative educazionali e incrementare l’utilizzo di test diagnostici. (30 NOV - redm)
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