“Non siamo sorpresi di trovare un inglese di origine italiana al coro di Cambridge che si è esibito all'Università di Tor Vergata” perché gli italodiscendenti “nel mondo sono più di 80 milioni e partecipano attivamente a tutti i settori delle società in cui in cui vivono. Noi siamo molto lieti di aver conosciuto il un corista di origine italiana e scoprire insieme a lui quanto è importante il suo essere italiano e quanto sia attaccato al suo Paese”. Così Giovanni Maria De Vita, responsabile del progetto sul Turismo delle Radici presso il Ministero degli Affari Esteri, in occasione del concerto corale “Radici in canto: musica, ritorno e identità”, tenutosi venerdì all’Auditorium Ennio Morricone dell’Università Tor Vergata di Roma e che ha visto tra i sostenitori Italea Lazio e, tra i protagonisti del coro, anche l’italo-inglese Luca Zucchi. De Vita ha ricordato che “Italea è impegnata perché queste 80 milioni di persone di origine italiana possano venire nel nostro paese e scoprire i luoghi da cui provengono i loro antenati”. Nel corso di questi mesi, aggiunge, “abbiamo raggiunto dei risultati molto più che soddisfacenti e che ci incoraggiano ovviamente ad andare avanti: abbiamo più di 1,1 milioni di visitatori nel sito italea.com e abbiamo già tantissime richieste per viaggi delle radici, ricostruzioni genealogiche e possibilità di vivere le tradizioni in questi piccoli centri. Tutto questo ci incoraggia a proseguire, chiaramente con tutti i nostri partner che sono le Regioni e i Comuni, e attraverso il lavoro fantastico che le nostre Italee regionali stanno svolgendo sui territori. E lasciatemi ringraziare Italea Lazio per aver facilitato questo incontro qui a Roma oggi”.
(Alp Sis TDR)
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