Un sito industriale “a rischio di incidente rilevante”. Era l’allarme di uno studio del Comune di Calenzano del giugno 2022, come riporta La Nazione, su due insediamenti industriali. Poi, subito dopo le 10 di stamattina, l’esplosione di uno dei due, il deposito Eni in via Erbosa nel Comune a un passo da Firenze. Drammatico il bilancio finora emerso dalla tragedia: come fa sapere su X il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, 8 persone sono state trasportate e ricoverate negli ospedali, 4 sono dispersi, e 2 persone sono state trovate senza vita. Sul luogo, mentre una colonna di fumo oscurava il cielo, sono intervenuti Vigili del fuoco e Forze dell'ordine, dopo che l'esplosione è stata udita a chilometri di distanza, provocando anche la rottura dei vetri di alcuni edifici industriali nei pressi dello scoppio. Inoltre, per la prima volta in Italia, è stato attivato il sistema It-Alert, mandando un messaggio di allerta sugli smartphone della popolazione in un raggio 5 chilometri dallo stabilimento. L’esplosione ha comportato il blocco del traffico ferroviario sulle linee interessate e la chiusura dell’autostrada in entrambe le direzioni dell'uscita di Calenzano dell'A1, riaperta dopo qualche ora. I Comuni di Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino, inoltre, hanno invitato la cittadinanza a chiudere in via precauzionale le finestre e a ridurre gli spostamenti. Sulla eventuale presenza di sostanze inquinanti, infatti, il presidente della Regione ha specificato che i tecnici stanno valutando le potenziali ricadute degli inquinanti, inclusi eventuali effetti sui corsi d’acqua.
Tanti i messaggi dalla politica e dalle istituzioni dedicati ai fatti di Calenzano. Dal presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha parlato di immagini drammatiche e di “sincera gratitudine ai soccorritori impegnati in un compito così difficile”, al presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana, che si è unito al cordoglio: “Il pensiero va alla comunità locale – ha affermato Fontana - Ringraziamo i Vigili del fuoco, la Protezione civile, le Forze dell'ordine, il personale sanitario e tutti coloro che sono impegnati nei soccorsi e nella messa in sicurezza dell’area”. Cordoglio anche dal ministro dell’interno Matteo Piantedosi: “La mia vicinanza insieme agli auguri di pronta guarigione a tutti coloro che sono rimasti feriti a causa della violenta esplosione. Ai Vigili del fuoco, prontamente intervenuti sul posto per prestare soccorso e ancora impegnati nella ricerca dei dispersi, va il mio apprezzamento e la mia gratitudine”. La vicinanza delle istituzioni a famiglie e soccorritori è stata espressa anche dal ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli e dal ministro del Turismo Daniela Santanchè. Dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è arrivata invece la nota di Matteo Salvini, che si è detto profondamente addolorato per l’esplosione nella raffineria di Calenzano e ha avvisato che sta seguendo con attenzione le conseguenze della tragedia, soprattutto sul versante dei trasporti.
Dai sindacati, oltre ai messaggi di sostegno alle famiglie, sono arrivate anche le critiche. “Ancora una volta dei lavoratori che hanno perso tragicamente la vita, feriti in gravissime condizioni, famiglie distrutte a cui va tutta la nostra vicinanza in questo momento di dolore”, afferma il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, aggiungendo che “non esistono oggi confini nella battaglia quotidiana e capillare che il Paese deve fare sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Tutte le aziende grandi e piccole devono rispettare le norme sulla prevenzione degli incidenti, investendo molto di più sulla manutenzione degli impianti, sui controlli periodici, sulla formazione dei lavoratori. Anche lo Stato deve fare molto di più sul piano delle ispezioni e delle sanzioni”. È Intervenuto in una nota anche l’USB Toscana, sottolineando innanzitutto l’impatto sul territorio: “Il danno ambientale e alla salute dei cittadini è evidente, il fumo tossico avrà sicuramente ripercussioni per gli abitanti della piana anche nei prossimi giorni. Si tratta dell'ennesima ferita inflitta al nostro territorio”. “I rischi di esplosione del deposito, infatti, si conoscevano bene e da anni - si legge nella nota della sigla sindacale - Non si deve parlare di incidente, è l’ennesimo atto di guerra contro lavoratrici, lavoratori, cittadine e cittadini. È l’ennesima strage perpetrata in nome del profitto, in una guerra combattuta con le armi della deregolamentazione, dell’impunità, del ricatto tra vita, salute e lavoro. Basta con il finto cordoglio”. Al termine della nota, l’USB ha dato appuntamento allo sciopero del 13 dicembre, al quale ora si aggiunge il caso del deposito di Calenzano tra i temi che saranno toccati durante la protesta.
LA NOTA DI FS. "La circolazione è tornata regolare sulle linee convenzionali Firenze-Bologna e Firenze-Viareggio, precedentemente sospese a causa di una esplosione avvenuta al di fuori della sede ferroviaria a Calenzano. Al fine di garantire la continuità del servizio, Trenitalia ha previsto corse bus per i passeggeri del Regionale; sono state potenziate, inoltre, le informazioni nelle stazioni coinvolte".
(9 DIC - gci)