TEATRO VITTORIA: MISS MARPLE, GIOCHI DI PRESTIGIO DI AGATHA CHRISTIE
Ironia, suspense, mistero e comicità in un giallo dal fascino immortale che ci irretisce con i suoi inganni e meccanismi perfettamente consegnati dove tutti credono di vedere una cosa e invece ne vedono un'altra. Come in un gioco di prestigio: gli attori del Teatro Vittoria aspettano gli spettatori - dal 19 dicembre al 6 gennaio – a Roma, in Piazza S. Maria Liberatrice 10, (Testaccio) con “Miss Marple, giochi di prestigio” di Agatha Christie. Siamo alla fine degli anni ’40, nella campagna inglese. Pregata da Ruth, una sua vecchia compagna di collegio preoccupata per la sorella gemella Caroline, Miss Marple si convince a lasciare per qualche tempo la sua casa a St Mary Mead per andare ad abitare nell’immensa villa vittoriana di Stonygates. Caroline e il suo terzo marito Lewis hanno trasformato la villa in un istituto di rieducazione per giovani che hanno avuto problemi con la giustizia. Nel vecchio edificio dove regna un’atmosfera di sinistro mistero, insieme ai vari figli e figliastri di questa grande famiglia allargata e dai rapporti indecifrabili, vive anche il giovane Edgard, un ragazzo che soffre di manie di persecuzione. Una sera, sotto gli occhi terrorizzati dei presenti, Edgard, pistola in pugno, costringe Lewis ad entrare nello studio. Improvvisamente va via la luce, nello studio si sentono esplodere due colpi di arma da fuoco. Al ritorno della luce Lewis, mancato da Edgard, ne uscirà indenne. Ma i presenti scopriranno, terrorizzati, che in un’altra stanza è stato commesso un efferato omicidio. Toccherà a Miss Marple, in attesa dell’arrivo della polizia, capire che tutto quello che è successo non è quello che tutti hanno visto, che l’assassino ha fatto immaginare a tutti di vedere una cosa mentre invece ne succedeva un’altra. Tutti hanno assistito, come in uno spettacolo teatrale, ad una illusione, ad un gioco di prestigio! Giochi di prestigio è il ritorno di Attori & Tecnici al grande teatro di Agatha Christie, questa volta con un classico di Miss Marple, dove l’anziana signora, interpretata da Viviana Toniolo, attenta osservatrice della natura umana, con la sua ironia, e sorniona intelligenza, con la sua capacità di guardare più a fondo le cose, riesce a risolvere i casi di omicidio più complicati mentre la polizia ancora brancola nel buio. Un giallo dal fascino immortale che ci irretisce con i suoi inganni e meccanismi perfettamente congegnati, dove con ironia e suspence, mistero e punte di comicità, vengono raccontate storie e personaggi di grande spessore e umanità. Traduzione e adattamento teatrale di Edoardo Erba con Viviana Toniolo, Carlo Lizzani, Francesca Draghetti, Chiara Bonome, Andrea Carpiceci, Chiara David, Stefano Flamia, Mattia Marcucci, Maurizio Greco. La regia è di Stefano Messina, scene Alessandro Chiti - costumi Isabella Rizza, musiche Pino Cangialosi – disegno luci Francesco Bàrbera.
A ROMA DEBUTTA IL FAUST RIVISITATO DA LEONARDO
Atteso debutto al Teatro Vascello di Roma - in prima nazionale - per il Faust di Leonardo Manzan, giovane autore e regista che si è già distinto per la sorprendente originalità dei suoi lavori che hanno ottenuto per due anni consecutivi i riconoscimenti della Biennale Teatro di Venezia. Dopo i successi nelle passate stagioni in Italia e all’estero di Cirano deve morire, Glory Wall e Uno spettacolo di Leonardo Manzan, il 31enne regista sceglie di misurarsi con un monumento della letteratura teatrale moderna, il Faust di Johann Wolfgang Goethe, portando in scena la sua rivisitazione fino al 22 dicembre. Manzan attraverso un Faust artista indaga il tema del ruolo del teatro nella società, della responsabilità di chi crea nei confronti del pubblico e dei limiti dell’espressione del desiderio individuale. Il pubblico, sempre protagonista negli spettacoli di Manzan, è accompagnato da un affiatato gruppo di sei giovani interpreti - Alessandro Bandini, Alessandro Bay Rossi, Chiara Ferrara, Paola Giannini, Jozef Gjura, Beatrice Verzotti - attraverso la vicenda di Faust ed è invitato a muoversi insieme a loro in equilibrio sul filo teso tra fantasia e realtà, intrattenimento e impegno, quel filo sottile su cui ogni artista cerca disperatamente il suo equilibrio. Completano il cast dei collaboratori artistici: Rocco Placidi per la drammaturgia, Franco Visioli per le musiche e il suono, Giuseppe Stellato per la scena e Rossana Gea Cavallo per i costumi, Marco D’Amelio per le luci. Lo spettacolo è prodotto da La Fabbrica dell’Attore-Teatro Vascello, TPE Teatro Piemonte Europa e LAC Lugano Arte e Cultura, in collaborazione con il Teatro della Toscana-Teatro Nazionale, con la collaborazione dell’associazione Cadmo. Si legge nelle note di regia: “Il Faust di Goethe comincia con una sorpresa per noi teatranti. Da due secoli di distanza, l’autore ci fa un ritratto perfetto in forma di parodia: scrive un Prologo sul Teatro. L’impresario, il drammaturgo e l’attore discutono su quali siano gli ingredienti giusti per fare uno spettacolo di successo. Il risultato è una scena divertentissima, ma anche impietosamente rivelatoria. ‘Io vorrei proprio piacere a tutti (…) Come fare perché tutto sia nuovo, vivace. E, pur essendo profondo, diverta?’ dice per esempio l’impresario, ricordandoci che l’unico vero problema di un teatrante è come portare il pubblico in sala. Ritrovando noi stessi in questo prologo abbiamo scelto di far intervenire il personaggio di Faust nella discussione. Il nostro Faust ha un problema concreto e insormontabile: vuole mettere in scena il Faust di Goethe. Vuole rappresentare sé stesso. Ma questo non è più possibile: sa troppo di sé, è troppo intelligente, non crede più al diavolo”.
MILANO, ALL’ELFO PUCCINI LO SPETTACOLO DI CINZIA SPANÒ TUTTO QUELLO CHE VOLEVO
Fino al 14 dicembre sarà in scena nella Sala Shakespeare dell’Elfo Puccini di Milano lo spettacolo di Cinzia Spanò Tutto quello che volevo. Storia di una sentenza, dedicato dall’autrice alla giudice Paola Di Nicola Travaglini e alla sua coraggiosa e sorprendente sentenza che fece scalpore relativa alla storia di due ragazzine, studentesse di un liceo romano, che si prostituivano dopo la scuola in un appartamento di viale Parioli. L’autrice, assumendo lo sguardo della giudice, riesce a mettere radicalmente in discussione gli stereotipi della narrazione mediatica che inquinarono la lettura collettiva della vicenda. A partire da questo spettacolo nasce il progetto Combattere stereotipi di genere che propone occasioni di condivisione rivolte al pubblico di ogni età, con particolare attenzione alle giovani generazioni. Ideato dal Teatro dell’Elfo, insieme all’attrice, drammaturga e attivista Cinzia Spanò, è sostenuto dalla Fondazione Banca Popolare di Milano.
ROMA, AL TEATRO DI VILLA LAZZARONI MICHELE MIRABELLA IN E’ INTELLIGENTE MA NON SI APPLICA
Sarà in scena venerdì 13 dicembre al Teatro di Villa Lazzaroni lo spettacolo È Intelligente Ma Non Si Applica di e con Michele Mirabella, un viaggio fantasioso da Dante a Pirandello fino ai giorni nostri, dalla prosa al cinema, dal varietà alla radio, alla televisione, attraverso i ricordi della sua vita tutta spesa dietro e davanti le quinte teatrali e sulle cattedre universitarie. Dal baule della memoria usciranno incontri, episodi, viaggi, malinconie, passioni, sorrisi e risate di un’esistenza giocata tra arte, studio, cultura e tavole del palcoscenico. Ne risulta uno spettacolo che è un insieme di tante forme teatrali, dalla narrazione all’avanspettacolo, dall’improvvisazione alla recitazione, all’intrattenimento musicale, dall’intervista al dialogo giocoso e divertente con il pubblico. Si riderà con il garbo del sorriso.
A ROMA DEBUTTA “UNA VITA” DI E CON FABIO CICCHIELLO
Debutta in prima assoluta a Roma presso Carrozzerie n.o.t. (Via Panfilo Castaldi 28/a-Ponte Testaccio), dal 13 al 15 dicembre, UNA VITA, spettacolo scritto e interpretato da Fabio Cicchiello con la regia di Francesco Spaziani. Il tricky track era un gioco degli anni ottanta, composto da una scatola di plastica dove il giocatore doveva condurre una pallina di metallo attraverso un percorso ricco di insidie. Ponticelli di legno basculanti, scivoli perturbanti, ambigui buchi, calamite misteriose e sottopassaggi strabilianti. L'obiettivo era quello di portare la pallina fino alla fine del percorso cercando in tutti i modi di evitare i pericoli. Quello che si vinceva era niente, o meglio soltanto la soddisfazione di essere arrivati fino in fondo. Grande premio. Lo spettacolo "Una vita" è come il tricky track. Un uomo attraversa il parco avventure della vita, cercando semplicemente di andare avanti e di arrivare fino in fondo, evitando pericoli ed ostacoli. Dettagli, intoppi, svolgimenti. Cosa rimane? Cosa si vince? Niente, proprio come il tricky track. Lo spettacolo ripercorre un passato, attraversa un presente e prova ad atterrare in un futuro. Il percorso è stretto ed il protagonista si muove tra figli da accudire, debiti da saldare ed un padre con un inizio di demenza senile. L’unico scopo sembra quello di portare la pallina avanti. Poi, un giorno, una gita al mare …. Fabio Cicchiello, attore e formatore teatrale, si diploma presso l’Accademia Internazionale di Teatro perfezionando poi i sui studi sull’attore e sul comico con, Eric de Bont, Alex Navarro, Javier Galito Cava e Lucia Calamaro. Al centro del suo lavoro, c’è la figura del clown teatrale che influenza tutta la sua attività sia come formatore che come attore. Quello proposto da Fabio Cicchiello è un clown ibridato dal teatro, senza naso rosso e scarpe grosse, che porta in scena la fragilità dell’essere umano e la sua innata voglia di giocare. I primi passi sul palco li muove nei festival dedicati al clown e nelle serate di “Zelig on the Road” sotto la direzione di Antonio De Luca. Nel 2011 fonda la sua scuola di teatro, Movimento Comico e l’anno successivo debutta, per la regia di Francesco Spaziani, con un suo testo “Opinioni di un uomo comune” spettacolo replicato più di 100 volte in occasione di festival come Mercantia, Young Station Estate, Teatrosincrasia e vincitore del bando della Comunità Europea Mysteries and Drolls. Sempre come autore ed interprete, è il protagonista di “Si fa così”, “Oppa!” e “Rhythm and Clown”. Firma le regie di “The moon is desert” e “AnZia”. Al cinema ed in televisione, è tra gli interpreti di: “Piove sul Bagnato” regia Andrea Muzzi, “Sarò Sempre tuo Padre” per la regia di Lodovico Gasparini (Rai Uno), “Un Rovescio” di Damiano Giacomelli. (red Gil)
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