di Paolo Pagliaro
Elena Lucrezia Corner Piscopia è il nome della prima donna laureata: accadde a Padova nel 1678 e la studiosa, una patrizia veneziana che amava la filosofia, si conquistò così un posto nella storia. In suo onore, oggi è stata battezzata con il nome di Lucrezia (per la precisione: Lucret-ia) l'infrastruttura tecnologica di intelligenza artificiale che l’università di Padova , prima in Europa, mette a disposizione di ricercatori e docenti.
Dal 5 dicembre Lucrezia è presente nella vetrina di Amazon in qualità di autrice: è firmato da lei il primo libro sull’intelligenza articiale scritto interamente dall’intelligenza artificiale. Il titolo è “Dialoghi con il futuro”, si tratta di mezzo milione di caratteri divisi in 3 parti di 3 capitoli ciascuna per un totale di 72 paragrafi e di 240 pagine. Per produrre il tutto ci sono volute tre ore.
Non c’è traccia di intervento umano, se si eccettua la responsabilità di porre le domande guida e di dirigere il flusso della conversazione verso un esito coerente e strutturato, attento alle questioni etiche, compito che si sono assunti Dario Da Re e i suoi colleghi dell’ufficio Digital Learning dell’ateneo padovano. La macchina ha attinto alla sua vasta base di conoscenze per produrre analisi approfondite su una gamma di argomenti complessi.
“Dialoghi con il futuro”, non ha l’ambizione di scalare le classifiche dei libri più venduti. Come spiega Da Re, si tratta di una provocazione che però solleva interessanti questioni sull’attribuzione dei diritti d’autore e sulla proprietà intellettuale in un’era di crescente collaborazione tra uomo e macchina. Dove sembra per ora confermato che il compito di fare le domande giuste spetta all’uomo.
(© 9Colonne - citare la fonte)