Roma, 19 dic - “Le dichiarazioni del senatore PD Marco Meloni sono, tecnicamente, un esempio di delirio e malafede proprie di una opposizione persa nei suoi fantasmi. Nel corso degli Stati generali dell’Università, organizzati dalla Crui, ho risposto con tono evidentemente ironico e polemico a chi nei giorni scorsi mi ha accusato di “deriva orbaniana”. “Ve la mostro io la deriva orbaniana”, il senso delle mie parole a cui ho fatto seguire l’elenco di tutte le numerose occasioni di confronto che ho voluto creare fin dall'inizio del mio mandato con gli stakeholder dell'Università, come ad esempio la riforma del numero chiuso a Medicina, la didattica a distanza e la revisione della legge 240/2010. Interventi nel segno di apertura, pluralismo, coinvolgimento. Un approccio che va nella direzione opposta a quello che mi è stato attribuito dai miei critici”. Così il ministro dell’Università e Ricerca, Anna Maria Bernini, che aveva definito “sconcertanti le parole della Ministra Bernini, che ha definito orbaniano il suo modello di gestione del sistema universitario italiano” parlando di un modello “che in Ungheria ha portato al controllo politico delle università, alla repressione della libertà accademica e alla sottomissione delle istituzioni culturali al potere centrale è davvero gravissimo”. Bernini, che sottolinea come il tono da lei usato fosse ironico, aggiunge: “Delle due l’una: o il senatore Marco Meloni non ha capito, il che attiene a un improvviso appannamento delle sue capacità cognitive, oppure siamo di fronte alla deriva del pregiudizio, di un’opposizione che si nutre di menzogne deformando pensiero e parole altrui. Onestà intellettuale avrebbe suggerito quantomeno una rettifica e parole di scuse. Si può contrastare senza deformare la realtà. Purtroppo non sono arrivate. E questo qualifica il livello di scorrettezza in cui si è precipitati”. Nel passaggio dell’intervento di cui discute, Bernini dice: “Si è parlato del mio modello orbaniano di gestione dell'Università... effettivamente, come Orban, io ho creato all'interno dell'Università, per tutti i temi che ho trattato, delle commissioni all'interno delle quali hanno operato i soggetti istituzionali, i nostri stakeholders rappresentativi di categoria” citando poi i casi dell'ampliamento del numero chiuso a medicina, per l'eliminazione del test a medicina, l'ho fatto per la riforma della legge 240 e concludendo “nella mia modalità urbaniana ho cercato di condividere il più possibile la mia idea di università”.
(PO / Sis)
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