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direttore Paolo Pagliaro

Biagio Izzo in ‘L’arte della truffa’

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

Biagio Izzo in ‘L’arte della truffa’

Biagio Izzo porta in scena al Teatro Sala Umberto di Roma lo spettacolo L'arte della truffa, dal 15 gennaio al 2 febbraio. Sul palco con Izzo troveremo Carla Ferraro, Roberto Giordano, Ciro Pauciullo, Arduino Speranza e Adele Vitale. Izzo, diretto da Augusto Fornari in questa nuova commedia brillante ci farà assistere alla consumazione di una truffa... "a fin di bene", tra momenti paradossali, comici ed emozionanti, all'insegna del divertimento e della riflessione. La vita di Gianmario e della moglie Stefania viene sconvolta, infatti, dall'arrivo del fratello di lei, che la coppia è costretta a prendere a casa per fargli ottenere gli arresti domiciliari. Gianmario, integerrimo uomo d'affari, è preoccupato che la presenza del cognato possa nuocere i suoi rapporti lavorativi, ma un imprevisto rovescio finanziario lo porterà ad aver bisogno delle "arti" del cognato. (red Gil)

ROMA, VINICIO MARCHIONI AL PALLADIUM CON 'IN VINO VERITAS'

Il Teatro Palladium di Roma (Piazza Bartolomeo Romano, 8, 00154 Roma) accoglie Vinicio Marchioni con il suo spettacolo "In Vino Veritas" il 16, 17 e 18 gennaio 2025: un appuntamento che mescola teatro, letteratura e musica dal vivo, confermando l’impegno del teatro romano nel proporre una stagione ricca di contenuti innovativi e trasversali. "In Vino Veritas", prodotto da Anton Art House, non è solo uno spettacolo teatrale: è un viaggio che attraversa miti, poesie, storie e ricordi personali, tutti legati al vino, simbolo di convivialità e ispirazione. Sul palco nella doppia veste di protagonista e regista, Marchioni, tra gli attori più talentuosi del panorama teatrale e cinematografico italiano, intreccia le parole di Omero, Hemingway, Alda Merini e Bukowski con frammenti della propria memoria, evocando l’antico culto di Dioniso e condividendo con il pubblico emozioni universali: l’amicizia, l’amore, la paura, la gioia di vivere. Il tutto accompagnato dalle musiche originali di Pino Marino e Alessandro D'Alessandro, eseguite dal vivo. Lo spettacolo vuole trasportare chi guarda e ascolta in una dimensione sospesa in un’atmosfera poetica e intima, come quella di una cena tra vecchi amici che si prolunga fino a notte fonda. Nel suo ventunesimo anno di attività, il Teatro Palladium, con la stagione 2024/2025 “Mutamenti”, si conferma ancora aperto al nuovo, faro per gli studenti dell’Università Roma Tre e polo culturale di spicco per il territorio capitolino. Il nuovo presidente, il professor Riccardo Chiaradonna prosegue - con oltre 100 eventi, tra cui 18 spettacoli teatrali, 12 appuntamenti di danza, 15 giornate di cinema e 8 iniziative formative - la missione iniziata dal predecessore, professor Luca Aversano: creare un ponte tra il patrimonio culturale e le ultime ricerche artistiche, essere una palestra di esperienze per gli studenti e un laboratorio di sperimentazione di nuovi linguaggi, fornire agli artisti emergenti un palco per mettere in connessione discipline diverse. In venticinque anni di carriera Vinicio Marchioni ha sempre alternato teatro e cinema ai massimi livelli, nazionali e internazionali. È stato diretto in teatro, tra gli altri, da Luca Ronconi, Antonio Latella, David Lescot, Leo Muscato, Roberto Latini. È stato candidato al Premio Ubu per la sua interpretazione in Chi ha paura di Virginia Woolf di A. Latella. Ha curato la regia di Uno Zio Vanja, I soliti ignoti e vari altri spettacoli e ha diretto il docufilm Il terremoto di Vanja. Per il cinema ha interpretato più di 40 film, alternando generi e ruoli, diretto dai maggiori registi, tra i quali Paolo Virzì, Paola Cortellesi, Paolo Genovese e Paul Haggis. Per le sue interpretazioni è stato pluricandidato e ha vinto numerosi premi tra i maggiori in Italia. È  produttore, formatore, sceneggiatore e ha esordito come scrittore con il suo romanzo Tre notti, edito da Rizzoli.

(red Gil)

AL MANZONI DI ROMA “LETIZIA VA ALLA GUERRA”

Tre grandi donne, due guerre mondiali, un sottile fil rouge ad unirle: uno stesso nome, un unico destino. Con Letizia Va Alla Guerra - La suora, la sposa e la puttana, Agnese Fallongo e Tiziano Caputo tornano in scena al Teatro Manzoni di Roma (Via Monte Zebio 14)   - fino al 26 gennaio - , dopo il grande successo delle scorse stagioni con I Mezzalira e Fino alle Stelle. La drammaturgia è di Agnese Fallongo, ideazione e regia di Adriano Evangelisti e coordinamento creativo di Raffaele Latagliata.  Letizia va alla guerra è un racconto tragicomico, di tenerezza e verità. Tre donne del popolo, irrimediabilmente travolte dalla guerra nel loro quotidiano, che si ritroveranno a sconvolgere le proprie vite e a compiere, in nome dell’amore, piccoli grandi atti di coraggio.  La prima Letizia è una giovane sposa, partita dalla Sicilia per il fronte carnico durante la Prima Guerra Mondiale, nella speranza di ritrovare suo marito Michele. La seconda Letizia, invece, è un’orfanella cresciuta a Littoria (Latina) dalle suore e riconosciuta dalla zia solo dopo aver raggiunto la maggiore età. Giungerà a Roma in concomitanza con l’entrata in guerra dell’Italia nel secondo conflitto mondiale. Infine Suor Letizia, un’anziana sorella dalle origini venete e dai modi bruschi che, presi i voti in tarda età, si rivelerà essere il sorprendente trait d’union dei destini di queste donne tanto lontane quanto unite. Lo spettacolo è prodotto dal Centro di Produzione Teatro de Gli Incamminati in collaborazione con ARS Creazione e Spettacolo. Distribuzione Pigrecodelta. (PO Gil)

STEFANO DE MARTINO, "MEGLIO STASERA” AL BRANCACCIO

Non solo tv. Stefano De Martino torna in Teatro con il suo “quasi-one man show”: lo spettacolo “Meglio stasera”, scritto dallo stesso De Martino e Riccardo Cassini (che ne firma anche la regia), dopo aver viaggiato per l’Italia, arriva il 7 e 8 febbraio a Roma al Teatro Brancaccio. In scena, tanti i riferimenti ai grandi nomi dello spettacolo di ieri e di oggi, a partire dal titolo che trae ispirazione da quel gioiellino della musica italiana che è “Meglio stasera che domani o mai”, canzone degli anni ‘60 cantata da Miranda Martino e arrangiata da Ennio Morricone. Sul palco Stefano, accompagnato dagli 8 orchestrali della Disperata Erotica Band, sospesa fra Carosone e Sanremo, metterà in scena giochi musicali, mash up e virtuosismi canori con una sola regola: “Non è mai una sola canzone per volta”. “Meglio Stasera” è scritto da Riccardo Cassini e Stefano De Martino. La regia è di Riccardo Cassini. Le scene di Italo Grassi. Luci di Marco Lucarelli. Costumi di Lisa Casillo. Direzione musicale e arrangiamenti di Pino Perris. Le Coreografie sono di Andrea Larossa. (red Gil)

ANTONIO GIULIANI A ROMA CON "HO FATTO 30… FACCIO 31"

Dal 21 gennaio al 2 febbraio 2025, il palco del Nuovo Teatro Orione di Roma - Via Tortona, 7 -  accoglierà il ritorno di Antonio Giuliani, uno dei comici più amati del panorama italiano, con il suo nuovo spettacolo "Ho fatto 30… Faccio 31". Un titolo che gioca con un celebre proverbio, perfetto per celebrare una carriera trentennale ricca di successi, rinnovamenti e legami profondi con il pubblico. In tre decenni, Giuliani si è affermato come un osservatore acuto della società, capace di adattarsi ai tempi che cambiano senza mai perdere la sua inconfondibile ironia. La sua comicità, graffiante e brillante, ha attraversato evoluzioni culturali e tecnologiche, rimanendo sempre al passo con le nuove generazioni. Con "Ho fatto 30… Faccio 31", Giuliani offre uno spettacolo che è al contempo celebrazione del passato e sguardo verso il futuro. Non si tratta di nostalgia, ma di un dialogo tra le radici del suo percorso artistico e le sfide di un presente in continua trasformazione. Tra monologhi inediti e alcuni dei suoi pezzi più iconici, l’artista invita il pubblico a un viaggio emozionante, con il ritmo e l’energia che lo contraddistinguono. Lo spettacolo promette di essere un’esperienza unica: risate irriverenti, momenti di riflessione e aneddoti che raccontano la sua storia personale e professionale.   Chi non conosce il percorso artistico di Giuliani potrebbe pensare che il suo nuovo spettacolo sia un’operazione nostalgica, incentrata sull’Amarcord e sul recupero del passato. Ma la realtà è ben diversa: l’obiettivo del comico romano è quello di guardare avanti, dimostrando ancora una volta la sua capacità di innovarsi, senza mai perdere il tratto distintivo della sua comicità brillante. Giuliani riproporrà alcuni dei suoi monologhi più iconici, quelli che hanno segnato il suo successo e sono rimasti indelebili nella memoria dei suoi fan. Tra questi, il trionfo del 2001, quando debuttò con uno spettacolo nella leggendaria Curva Sud dello Stadio Olimpico di Roma, registrando un clamoroso sold out con 15.000 presenze, un evento replicato con eguale successo l’anno successivo. Nonostante questi straordinari traguardi, Giuliani non si accontenta di vivere di ricordi. Con “Faccio 31” dimostra di essere pronto a rischiare, a osare, a scommettere sul futuro. Questo spettacolo rappresenta un vero atto di coraggio artistico: un mix tra la sicurezza della tradizione e l’energia del nuovo, che punta a conquistare ancora una volta il pubblico con la sua brillantezza comica.  Scritto dallo stesso Giuliani e diretto con cura e attenzione, "Ho fatto 30… Faccio 31" sarà un’occasione imperdibile per i fan di lunga data e per chi desidera scoprire il talento di un protagonista iconico della comicità. Lo show rappresenta non solo un traguardo, ma anche un nuovo punto di partenza per un artista che ha fatto della continua evoluzione la sua cifra stilistica. "Ridere non è mai stato un lavoro, ma una vocazione," afferma Giuliani, "e in questi trent'anni ho imparato che l’unica cosa che conta è il legame autentico con il pubblico. Con questo spettacolo voglio celebrare quel legame, tra passato e futuro, con la stessa ironia che mi accompagna da sempre." E conclude: ”Pensando a questo mio nuovo debutto, non avrei mai immaginato che l’emozione sia la stessa del “primo” di 30 anni fa”. (red)

 

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