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direttore Paolo Pagliaro

"Influencer", il nuovo noir di Federico Bonati

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

Lo scrittore Federico Bonati presenta “Influencer – La seconda indagine di Loriano Zaccari”, il suo nuovo romanzo edito da Affiori. Dopo il successo de “L'occhio del falco”, Bonati ripropone la coppia investigativa formata dal giornalista Loriano Zaccari e dal vicequestore Clara Neccini in un noir avvincente che esplora i lati più oscuri della mente e delle relazioni umane. Ambientato nella suggestiva Val di Rabbi, il romanzo si apre con il ritrovamento scioccante del cadavere di Ludovica Zortea, una giovane ex reginetta di bellezza e influencer. L'indagine che segue porterà Zaccari e Neccini a scontrarsi con una crudele realtà fatta di violenza, manipolazione e demoni interiori, sia propri che altrui. La narrazione si snoda tra i segreti di una comunità apparentemente tranquilla e le oscurità di un crimine brutale che scava nelle fragilità della società contemporanea. Bonati non si limita a tracciare la trama di un classico thriller, ma offre uno sguardo acuto e incisivo sulla condizione umana. Attraverso la psicologia intricata e ben dettagliata dei personaggi, l'autore esplora il sottile confine tra manipolatori e manipolati, mostrando come, a volte, il vero mostro risieda nelle paure e nei traumi non affrontati. La collaborazione con esperti, tra cui una psicologa e un giornalista specializzato in dinamiche di violenza di genere, garantisce una rappresentazione autentica e profonda delle dinamiche psicologiche e investigative. “Il titolo Influencer non riguarda solo l’attività della vittima, ma anche il ruolo che abbiamo noi stessi nella società. Siamo influenzatori e influenzati, che si tratti di mode o rapporti umani”, afferma Federico Bonati. Con una scrittura coinvolgente e una narrazione carica di tensione, "Influencer" è un viaggio oscuro ma necessario che intreccia ambizione, follia e relazioni contorte. È un romanzo che invita i lettori non solo a cercare il colpevole, ma anche a riflettere su cosa significhi affrontare i propri demoni.

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“SIAMO TUTTI MADAME BOVARY - E 50 GRANDI SCRITTORI RACCONTANO PERCHE'”


È arrivato in libreria “Siamo tutti Madame Bovary” – e 50 scrittori raccontano perché”, (Guida Editori) di Gabriella Carmagnola. Dopo i recenti successi del romanzo “Non lo dire a nessuno” (Guida Editori, 2022), Carmagnola pubblica ora un libro in formato tascabile su 50 grandi romanzi della letteratura mondiale.  “I grandi romanzi parlano di noi e parlano adesso – commenta Carmagnola. - Raccontano che aspiriamo tutti a qualcosa che non abbiamo. Siamo sempre alla ricerca della felicità, come Madame Bovary, la protagonista del romanzo di Gustave Flaubert, e come i protagonisti degli altri romanzi. I 50 capolavori di questa raccolta sono un blocco simbolico, avrebbero potuto essere molti di più. Alcuni famosissimi, altri più di nicchia, di generi molto diversi, raccontano tutti chi siamo, trasmettono emozioni e anche consigli e, una volta letti, restano impressi nella memoria. A volte ritornano in mente ad aiutarci nei momenti difficili”.
Da Proust a Kundera, da Calvino a Dostoevskij, da Yourcenar a Márquez, da Kafka a Ernaux, un autore per ogni romanzo: 50 libri che hanno superato l’esame del tempo, del pubblico e della critica e di cui Carmagnola indica il tema, l’ambiente e mentre numerosi virgolettati lasciano parlare l’autore. La prefazione spiega il senso di questo libro e un racconto finale chiude il volume. Un libro unico nel suo genere, che rende a portata di mano 50 capolavori estraendo il succo da ognuno e invitando così ad andare oltre nella lettura dell’intero romanzo. Un libro piccolo ma molto denso, consigliato a chi ha già letto quei romanzi e amerà ricordarli, magari da un punto di vista diverso, oppure a chi vuol saperne di più.



LA STORIA. Gabriella Carmagnola, torinese, formazione umanistica e filosofica, è stata manager di comunicazione, per holding industriali statunitensi e poi per ANIA, l’associazione delle compagnie di assicurazione. Ha pubblicato il romanzo: “Non lo dire a nessuno”, (Guida Editori, 2022), che ha vinto il premio Amerigo della Libertà dalla paura 2023, presentato al Teatro Parenti di Milano, al Circolo dei Lettori di Torino e finalista al Premio Città di Como 2023.
In precedenza ha pubblicato “L’Inganno” (Loggia de’ Lanzi, 1999) e ha scritto nelle pagine di cultura di testate giornalistiche tra cui il magazine di Tiscali “Milleunadonna”, con una rubrica di inviti alla lettura dei classici. Dopo aver vissuto molti anni a Milano adesso vive a Roma.




"IL MEDICO E LO SCIAMANO", DIALOGO TRA PADRE E FIGLIO    


Un medico e un apprendista sciamano, un padre e suo figlio, mettono a confronto le proprie esperienze sulla cura e la guarigione in un appassionato scambio di idee che ci porta tra le popolazioni autoctone dell’Amazzonia. "Il medico e lo sciamano. Dialogo sulla cura e la guarigione" di Arthur Laurent e Stéphane Laurent (Carocci). Da un lato, il racconto vivido dei rituali sciamanici: l’assunzione dell’ayahuasca – bevanda allucinogena –, i canti intonati come mezzi di guarigione, l’importanza delle diete vegetali e dei sogni. Dall’altro, la spiegazione dei meccanismi neurofisiologici legati a queste pratiche e una particolare attenzione alle proprietà farmacologiche dell’ayahuasca, di cui vengono rivelati sia i rischi sia il sorprendente potenziale terapeutico. Un dialogo che amplia gli orizzonti di chi si fida solo della medicina convenzionale e rende più cauti gli entusiasti della medicina alternativa. Arthur Laurent pratica da oltre quindici anni la medicina sciamanica in Perù. Stéphane Laurent è professore emerito di Farmacologia all’Università di Paris-Cité.


IN VIAGGIO CON FEDERICO CANACCINI TRA LE "SACRE OSSA"


"Sacre ossa. Storie di reliquie, santi e pellegrini" è il titolo del libro di Federico Canaccini, edito da Laterza.
Le reliquie ci appaiono come una delle più interessanti manifestazioni del Medioevo oscuro e superstizioso. E con ragione! Se togliamo loro la polvere del tempo, scopriremo storie affascinanti e personaggi indimenticabili. Soprattutto, attraverso di loro possiamo stabilire una connessione diretta con uomini e donne del passato e guardare 2000 anni di storia in modo nuovo. La polvere del mantello di san Martino, il dentino da latte di Gesù Bambino, migliaia e migliaia di frammenti della Vera Croce recuperata da sant’Elena: se scorriamo l’elenco delle innumerevoli reliquie conservate nei nostri santuari e nelle nostre chiese, non possiamo trattenere lo stupore e l’ironia per una ‘tipica’ testimonianza della superstizione e dell’oscurantismo medievale. Ma se quello delle reliquie può apparire un mondo esclusivamente connesso con l’aspetto devozionale, con la fede e con l’esaltazione del sacro, esplorare le storie a loro legate ci conduce in un inedito mondo fatto di viaggi avventurosi, raggiri, contese teologiche, battaglie campali e rapporti di potere secolari. Basta ricordare l’importanza che hanno per Venezia e Bari le reliquie di san Marco e san Nicola, rispettivamente trafugate da Alessandria d’Egitto e da Myra. Sono storie che vedono protagonisti non solo santi e uomini di Chiesa, ma anche sovrani, condottieri, donne straordinarie, nobili e personaggi minori come pirati, ladri,abili millantatori e tanta povera gente in buona fede. Inseguendo queste storie il lettore sarà trasportato dal palazzo imperiale di Costantinopoli a ciò che resta del Calvario presso Gerusalemme, dal cuore dell’Arabia alla brumosa Britannia, dalle abbazie ai palazzi reali, dalle piccole pievi rurali fino alle cattedrali delle più grandi città d’Europa.

LAUTORE. Federico Canaccini, medievista, si occupa da anni di storia comunale italiana, con una particolare attenzione al conflitto tra le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini. Insegna Storia medievale alla LUMSA di Roma e ha insegnato Storia della guerra nel Medioevo alla Catholic University of America di Washington, Paleografia latina e Filosofia medievale alla Università Pontificia Salesiana di Roma. In qualità di ricercatore all’Università di Princeton ha intrapreso un lavoro di edizione critica di Questioni quodlibetali e di trattati astrologici inediti. È assiduo collaboratore della rivista “Medioevo”, di cui cura anche la rubrica d’apertura. Tra le sue pubblicazioni Ghibellini e ghibellinismo in Toscana da Montaperti a Campaldino (2007), Matteo d’Acquasparta tra Dante e Bonifacio VIII (2008) e Al cuore del primo Giubileo (2016). Per Laterza è autore di 1268. La battaglia di Tagliacozzo (2018), 1289. La battaglia di Campaldino (2021) e Il Medioevo in 21 battaglie (2022).
 


ANDREA GRAZIOSI RACCONTA IL RITORNO DELLA RAZZA  

La complessa evoluzione delle teorie sulla razza e il loro impatto devastante sulla storia umana. Nel saggio "Il ritorno della razza. Le radici di un grande problema politico contemporaneo" (Il Mulino)  Andrea Graziosi traccia il percorso che ha portato, dall’età antica ai nostri giorni, allo sviluppo del concetto di razza e a leggere la storia come lotta tra popoli e razze, costellata da guerre e genocidi. E oggi? Nel mondo la razza è tornata. Prepotentemente, come colore della pelle, e spesso come rivendicazione identitaria. Il fatto che siano gli individui a riconoscersi anche orgogliosamente come appartenenti a una razza o a un gruppo di discendenza, non rende il concetto meno falso e pericoloso. Il passo dall’umanità alla bestialità è breve, soprattutto nei periodi di crisi come quello che stiamo attraversando. La politica saprà mettere in circolo i giusti anticorpi e ribadire l’unità di una specie umana arricchita da differenze in continua evoluzione o verrà travolta da questo ritorno?

L'AUTORE. Andrea Graziosi insegna Storia contemporanea nell’Università di Napoli Federico II, è uno dei maggiori esperti di storia sovietica, ucraina e dell’Europa orientale. Con il Mulino ha pubblicato: «Guerra e rivoluzione in Europa 1905-1956» (2002), «L’Unione Sovietica in 209 citazioni» (2006), «L’università per tutti» (2010), «L’Urss di Lenin e Stalin» (nuova ed. 2010), «L’Urss dal trionfo al degrado» (nuova ed. 2011), «L’Unione Sovietica. 1914-1991» (2011), «Grandi illusioni» (con G. Amato, 2013), «Lingua madre» (con G.L. Beccaria, 2015), «Il futuro contro» (2019) e «Occidenti e modernità. Vedere un mondo nuovo» (2023).

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