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Un albero genealogico? Nel salernitano laboratorio targato Italea

Un albero genealogico? Nel salernitano laboratorio targato Italea

Domenica sera, 26 gennaio, nell’ambito del progetto “Valle delle Radici: le terre dei migranti” presso il Museo Archeologico “Elena D’Alto” di Atena Lucana, in provincia di Salerno, si terrà un laboratorio sulla ricerca genealogica a cura di Michele Martusciello. “Hai sempre desiderato conoscere i nomi dei tuoi antenati? Come fare una ricerca dell’albero genealogico? Cosa possiamo imparare dai cognomi? Michele Cartusciello, creatore del Museo del Cognome di Padula, - si legge in una nota -  mostrerà gli strumenti utili alla ricerca genealogica. Il laboratorio è gratuito e aperto a tutti. Il progetto “Valle delle Radici: le terre dei migranti”  nasce dalla volontà del Ministero degli Esteri, attraverso il programma ITALEA, di istituire il 2024 come l’Anno delle radici italiane. Il Comune di Atena Lucana insieme ad altri Comuni del Vallo di Diano hanno aderito al progetto, coordinato dal ricercatore Fabio Ragone.

Italea è il programma di promozione del turismo delle radici, lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU.

Il progetto mira ad attrarre italiani all’estero e italo-discendenti intenzionati a scoprire i luoghi e le tradizioni delle proprie origini, fornendo un insieme di servizi per agevolare il viaggio in Italia, grazie anche all’organizzazione capillare di 20 gruppi, uno in ogni regione italiana, che avranno cura di informare, accogliere e assistere i viaggiatori delle radici.

Italea è un progetto dedicato sia a chi conosce già le proprie origini italiane e vuole organizzare un viaggio per scoprire e ritrovare i luoghi, i costumi e la cultura dei propri avi, sia a chi le deve ancora identificare, e che potrà avvalersi di una rete di genealogisti affidabili.

Il nome Italea deriva da “talea”, una pratica con cui si consente ad una pianta di propagarsi. Recidendone una parte e ripiantandola, le si può dare nuova vita, facendo crescere nuove radici: proprio come accade con le migrazioni. Questo programma rappresenta la riconoscenza alla “pianta madre” al proprio fiorire nel mondo. 

(TDR red Gil)

(© 9Colonne - citare la fonte)