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Migranti, Scarpa da Shengjin: niente OIM a pre-screening, violato anche protocollo

Shengjin, 28 gen - “Mi trovo in questo momento all'esterno dell'hotspot di Shengjin. dove si stanno svolgendo le procedure di identificazione e screening  medico delle 49 persone deportate in Albania che sono sbarcate stamattina. La prima cosa che posso dire, mentre ancora tutte le valutazioni e le identificazioni sono in corso, e che c’è stato un grande problema nella fase di pre-screening, quello che avviene sulla nave”. Così la deputata del Partito democratico Rachele Scarpa, da stamattina in missione in Albania insieme al Tavolo Asilo e Immigrazione nel giorno dello sbarco della nave Cassiopea con a bordo 49 migranti destinati ai centri realizzati nell’ambito del protocollo Italia-Albania. “Già normalmente Io credo che sia molto problematico valutare se una persona vulnerabile oppure no a bordo di una nave in mare aperto”, ma Scarpa segnala che questa volta “mancava anche l'Agenzia delle Nazioni Unite che normalmente si occupa di queste cose, l'Oim,  lasciando tutte queste valutazioni molto complesse al personale medico della Marina militare. Che ha sicuramente molte competenze, ma non ha competenze sulle questioni, anche spesso complesse, che riguardano chi ha un percorso di migrazione, e non può certamente dare le stesse garanzie di terzietà che invece un'Agenzia delle Nazioni Unite garantiva da questo punto di vista”.  Secondo la parlamentare dem, “siamo quindi di fronte, per quanto mi riguarda, a un'ennesima violazione dei diritti e delle garanzie che sono dovute alle persone deportate, e anche un'aperta violazione dello stesso protocollo che il governo ha così fortemente voluto. Era davvero necessaria fare un'operazione con così tante persone in queste condizioni, evidentemente peggiorative, rispetto alle volte precedenti? Io non lo so e non me lo spiego. Credo che il dov'è il che il governo debba darci delle risposte”.

(PO / Sis)

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