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direttore Paolo Pagliaro

AUTOMOTIVE VANINI:
COSI’ LO DISTRUGGONO

AUTOMOTIVE VANINI: <BR> COSI’ LO DISTRUGGONO

Le ricadute del Green Deal europeo sull’automotive sono drammatiche. Ne è convinto anche Plinio Vanini, presidente di Autotorino, il primo dealer nazionale e unico italiano tra i 30 più rilevanti in Europa da pochi giorni entrato in Polonia acquisendo la filiale Mercedes Benz di Varsavia. Vanini, che ricopre anche la carica di vicepresidente con delega al settore Auto di Federauto, afferma in una intervista a Settegiorni: “L’Europa non ha ascoltato i consumatori. Ha compiuto un passo scellerato non in linea con il mercato, con il risultato di distruggere un’importante filiera europea”. Con il Green Deal che da questo mese prevede nuovi e più stringenti limiti sulle emissioni di CO2 e l’obbligo di emissioni zero per le nuove auto prodotte dal 2035 “è stato compiuto un passo troppo veloce e avventato, non si è andati a fondo nel capire che l’Europa non è tutta uguale, che i clienti non sono tutti uguali; mancano le infrastrutture e la possibilità di installare colonnine di ricarica in numero adeguato, soprattutto nelle città, dove è più alta la concentrazione di popolazione e di automobili e già oggi è difficile trovare un semplice parcheggio quando si torna a casa”, “bisogna capire se queste direttive sono state scritte ed emanate con incoscienza o malafede, o con la presunzione di poter cambiare il mondo in un secondo anziché con i tempi necessari. Ma le responsabilità non sono solo della politica. Il mondo dell’impresa non è stato capace di intavolare un confronto efficace, in cui far valere ragioni di buon senso e di oggettiva necessità strutturale sulla cui base avviare una fase di cambiamento tecnologico e produttivo, sì nel rispetto di un nuovo e virtuoso rapporto con l’ambiente, ma soprattutto sostenibile a livello commerciale, economico e sociale. Invece, allo stato dei fatti, ora le fabbriche sono costrette a inseguire, a produrre secondo le regole del Green Deal per poi fermarsi perché il mercato non assorbe l’offerta”. (31 gen - red)

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