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OMS, RICCIARDI: SCELTA
USA MOLTO PERICOLOSA

OMS, RICCIARDI: SCELTA <BR> USA MOLTO PERICOLOSA

E’ accaduto solo una volta che uno Stato lasciasse l'Organizzazione mondiale della sanità. Era il 1949: l'Unione sovietica faceva brillare la sua prima bomba atomica mentre l'Occidente si raccoglieva sotto l'ombrello della Nato. L'avvio della guerra fredda convinse Mosca ad abbandonare l'Oms. Da quel momento, tuttavia, il Paese fu travolto da una serie di crisi sanitarie spaventose che determinarono la marcia indietro e il rientro nell'Organizzazione nel 1956. “L'Urss capì che senza aiuto sarebbe precipitata nel caos sanitario – sottolinea Walter Ricciardi, professore ordinario d'Igiene e Medicina Preventiva dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e rappresentante dell'Italia nel consiglio di amministrazione dell’Oms dal 2017 al 2020 in una intervista al Sole 24 Ore -. Nessun Paese, nemmeno il più grande e il più forte, può vincere da solo le battaglie che abbiamo sul fronte della salute”. Eppure, il presidente degli Usa Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per uscire dall'Oms… “I rischi sono enormi. La circolazione di germi è veramente impressionante ed è necessario che tutti i paesi lavorino insieme visto che i virus non hanno confini. L'Oms è l'unica organizzazione che accorpa tutti i 194 Paesi del mondo che aderiscono alle Nazione Unite (tranne il Liechtenstein) e dal 1948 ha consolidato una serie di attività, collaborazioni, database, linee guida, standard e processi che sono assolutamente indispensabili per arginare le minacce sanitarie che incombono. Quindi il fatto che gli Stati Uniti escano dall'Oms è soprattutto un danno per gli Stati Uniti” e “gli Usa si tarpano le ali su banche dati importanti, basti pensare all'influenza. È l'Oms a dare ogni anno le informazioni sui ceppi per fare i vaccini antinfluenzali e nel momento in cui gli Stati Uniti usciranno dall'Organizzazione non avranno più accesso a queste sequenze. L'influenza negli Usa causa 30mila morti all'anno che potrebbero moltiplicarsi senza vaccini. Washington, inoltre, si preclude la possibilità di una sorveglianza attiva sulle malattie emergenti”. Inoltre ricorda che “gli Stati Uniti hanno costruito una leadership con una vera e propria diplomazia sanitaria a partire dalla Seconda guerra mondiale. Ritirarsi ora è una scelta miope e un danno d'immagine” e “la Cina ha già detto che si impegnerà a colmare un eventuale gap economico”. E conclude: “Le proposte italiane di abbandonare l'Oms sono fatte da gente sconsiderata che non credo abbia conoscenza della macchina e dei problemi da affrontare”. (31 gen - red)

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