“Speriamo che i dazi Usa sui prodotti europei non si concretizzino. Ma certo che oggi la sola prospettiva che siano imposti è un ulteriore elemento di incertezza a cui l’industria deve rispondere con molte iniziative su più fronti”, “occorre cercare anche mercati alternativi: penso all’Arabia Saudita, che lo scorso anno ha fatto un +25,9%, o agli Emirati con un +21,7%. E poi l’Italia ha la presidenza dell’Efic, l’Associazione europea di produttori di arredo”, “le ultime mosse con Messico e Canada ci fanno capire che ci dobbiamo muovere in modo coeso e coordinato, ma che ci sono spazi di trattativa. In ogni caso è importantissimo mantenere i tratti distintivi della manifattura europea”.  Lo afferma Maria Porro, presidente del Salone del Mobile, in una intervista a Repubblica. “Tra gennaio e ottobre del 2024, come spiegano i dati del centro studi di Federlegno Arredo, il macrosistema arredamento ha avuto un fatturato di 27,5 miliardi, con esportazioni per 14,3 miliardi. Un risultato in calo del 2,1% sull’anno prima. In questo quadro, gli Usa sono stati l’unico dei nostri principali cinque mercati esteri che ha messo a segno una crescita: il 3,5%, per quasi 1,8 miliardi di euro. Un rallentamento negli Stati Uniti aggraverebbe ancora di più i conti dell’industria. E deprimerà ancora il mercato internazionale… “Certo, a partire dalla Cina, già colpita da un paio d’anni dal rallentamento dell’immobiliare, e dai mercati di esportazione europei: Francia e Germania in testa”. (5 feb - red)