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ZELENSKY: DISPONIBILE
A NEGOZIARE CON PUTIN

ZELENSKY: DISPONIBILE <BR> A NEGOZIARE CON PUTIN

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, facendo un deciso cambio di rotta rispetto alle posizioni assunte finora, ha dichiarato nella tarda serata di ieri in un’intervista concessa al giornalista britannico Piers Morgan, che l’ha rilanciata sul suo canale YouTube, di essere pronto a negoziare direttamente con il suo omologo russo, Vladimir Putin, alla presenza di altri leader, per porre fine alla guerra in Ucraina. Zelensky ha detto di essere disposto a tale passo “se questa fosse l'unica configurazione in cui fosse possibile portare la pace ai cittadini ucraini e non perdere altre vite”. In tal caso, ha aggiunto, “accetteremo questa configurazione, questo incontro con quattro partecipanti”. Il presidente ucraino non ha però specificato chi sarebbero stati gli altri partecipanti, ma in precedenza Piers Morgan aveva accennato alla possibilità di negoziati tra Ucraina, Russia, Stati Uniti e Unione Europea. Va detto che da parte sua Mosca ha ribadito anche negli ultimi giorni un concetto espresso da tempo dal Cremlino: ovverosia che condizione inderogabile all’avvio di una fase negoziale dovrebbe essere lo svolgimento di nuove elezioni in Ucraina, in quanto – a detta della Russia – il mandato di Zalensky sarebbe ormai scaduto e quindi il presidente non sarebbe un interlocutore “legale”.

Nella stessa intervista, Zelensky ha inoltre affermato che il suo Paese avrebbe perso 45.100 soldati dall'inizio del conflitto. I feriti sarebbero stati invece fino ad oggi 39mila. Il presidente ucraino ha tuttavia ammesso di non essere a conoscenza del numero dei soldati ucraini prigionieri di guerra o dispersi in azione.

TRIBUNALE UE. Sempre ieri, la Commissione europea ha dichiarato che sono stati compiuti "progressi significativi" nell'istituzione di un tribunale speciale per processare la Russia per aggressione contro l'Ucraina. Non è stata tuttavia fornita alcuna tempistica in merito a un tale progetto. “Abbiamo gettato le basi giuridiche per un tribunale speciale”, ha assicurato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen per la quale “La Russia deve essere ritenuta responsabile della sua aggressione e deve pagare”. “Il popolo ucraino chiede che gli invasori vengano ritenuti responsabili per dimostrare al mondo che crimini così orribili avranno delle conseguenze”, ha affermato da parte sua Iryna Mudra, viceministro della giustizia ucraino, in una conferenza stampa a Bruxelles. Questo tribunale speciale dovrebbe avere il compito di giudicare i crimini dell’"aggressione" russa , ma non i crimini di guerra, che sono di competenza della Corte internazionale di giustizia, ha specificato, da parte sua, il capo della diplomazia dell'Unione Europea (UE), Kaja Kallas. Da quasi tre anni l'Unione Europea, il Consiglio d'Europa e una quarantina di Paesi sono impegnati nella definizione di questo tribunale. (5 FEB - DEG)

(© 9Colonne - citare la fonte)