Meloni si può battere, ma non ''inseguendoli sul terreno che scelgono per stare comodi: giustizia, immigrazione, sicurezza". Ne è convinta la segretaria del PD, Elly Schlein, che in un'intervista al Corriere della Sera ha sottolineato l'intenzione di occuparsi di "temi economici e sociali. Non ne parlano mai. E gli italiani pagano questa inerzia'', ha detto. ''Lontano dalla propaganda del governo c'è il calo della produzione industriale che va avanti da 22 mesi - ha aggiunto - I salari più bassi d'Europa, le bollette che aumentano per imprese e famiglie, le liste d'attesa così lunghe da rendere inefficace la prevenzione. Lavoratori e lavoratrici sono alle prese con treni sempre in ritardo che rubano ore ai pendolari. Mentre il ministro ai Trasporti Salvini, il peggiore della storia repubblicana, parla di tutto tranne che del tema di sua competenza. Se il governo prova a distrarre l'attenzione, individuando un nemico nuovo al giorno, è per sfuggire questi problemi. È di questo che noi parliamo con gli italiani''. E torna sul caso Almasri: "Meloni deve chiarire perché un torturatore libico è stato liberato e riaccompagnato in Libia dove può continuare a torturare - ribadisce Schlein - L'Italia sta coi torturati o coi torturatori? I ministri sono venuti in Aula per coprirla. Ma la scelta è stata politica. E noi a Meloni, che ne ha la responsabilità, chiediamo conto di questa scelta. Non può sfuggire. Come le chiediamo perché e da chi siano stati spiati giornalisti e attivisti". (mol-9 feb)