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CACCIARI: TEMO TORSIONI
AUTORITARIE

 CACCIARI: TEMO TORSIONI <br> AUTORITARIE

“Destra è un termine che non rende più l’idea. Oggi la vera questione è che i grandi monopoli finanziari, tecnici e produttivi dettano le condotte della politica” e “Trump è l’esempio massimo di questa subordinazione”. Lo afferma Massimo Cacciari in una intervista a Repubblica. Secondo il filosofo “fare i nazionalisti significa lasciare campo libero alle potenze economico-finanziarie, essere funzionali al loro disegno. Nel senso che i nazionalisti, Meloni con più intelligenza di Salvini, combinano ideologie vetero-reazionarie con la subordinazione di fatto alla potenza economica dominante. Meloni aggiunge un solido aggancio alla politica neo-conservatrice americana”. Perché in Italia la sinistra non riesce più ad affermarsi? “Perché non contiene più i processi recessivi. I redditi sono fermi a vent’anni fa. La democrazia è un affare terribilmente concreto. È permettere agli ultimi di salire la scala sociale, distribuire la ricchezza prodotta, promuovere l’universalità dei servizi sociali. Se tu non offri una prospettiva in questo senso è inevitabile vinca Meloni”. Nel Pd si fa largo la convinzione che Schlein non potrà battere Meloni… “Ci riuscirà Franceschini invece”. E si dice preoccupato: “Se si indeboliscono gli organismi multinazionali, che vanno tuttavia radicalmente riformati, prospereranno altri conflitti e le torsioni autoritarie interne”. E del caso Almasri dice: “È stata la fiera della ipocrisia. Il frutto dell’intera politica sull’immigrazione contrattata con tribù libiche varie. È stata fatta una scelta: Giorgia Meloni l’ha rimandato a casa per continuare tale sciagurata politica”. (10 feb - red)

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