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Sicurezza, Valente: combattere marginalità al contrario della destra

Roma, 10 feb - È possibile andare oltre la paura? "Direi di sì. Intanto ci viene sempre in soccorso il pensiero e l'elaborazione femminile e femminista: con tante altre donne abbiamo promosso questa iniziativa per offrire il nostro punto di vista, che non solo è attuale ma attraversa la vita delle persone in carne ed ossa". Così Valeria Valente, senatrice Pd, che oggi a Palazzo Giustiniani ha promosso il convegno “Dagli stupri di Caivano alle molestie di Milano. Oltre la paura: uno sguardo differente sulla sicurezza”, cui hanno preso parte Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd al Senato; Walter Veltroni, regista e scrittore, già segretario del Pd; Franco Gabrielli, prefetto, già capo della Polizia e sottosegretario; Elena Carnevali sindaca di Bergamo; Andrea Morniroli, co-coordinatore Forum Disuguaglianza e diversità; Ines Sanchez de Madariaga, professoressa di urbanistica a Madrid; Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli. "Come sempre accade - aggiunge Valente - quando fenomeni sociali e relazionali sono tanto duri e chiedono un prezzo, le donne sono sempre chiamate a pagare un prezzo più alto: sono madre di un ragazzo di 15 anni, sono in ansia quando la sera esce ma penso che la madre di una ragazza lo sia di pìù, e che per tante ragioni le donne sono ancora più esposte". "Anche a partire da due episodi di cronaca di questi ultimi tempi - aggiunge Valente - Caivano e Milano, abbiamo provato a costruire una riflessione attingendo a tanti saperi delle donne: vogliamo confrontare il nostro pensiero con quello di uomini esperti: per noi l'idea di sicurezza è un insieme di politiche integrate, la sicurezza si costruisce intanto combattendo la marginalità sociale di qualunque tipo, ma anche la povertà educativa, questo vale sia per gli italiani che per i migranti, per noi non c'è differenza". "Il contrario - continua la senatrice Dem - di quello che fa la destra, che in questo momento con i suoi provvedimenti sicurezza pensa soltanto a costruire un'idea di sicurezza fondata sostanzialmente sul comando, e su un baratto tra libertà e una promessa fragile di protezione. Non crediamo sia questa la strada da seguire: le nuove fattispecie e l'inasprimento delle pene negli ultimi anni non sono stati utili per raggiungere risultati e il prezzo è molto alto: da un lato c'è meno sicurezza e dall'altro si restringono le libertà, in nome di questa fantomatica promessa di protezione che poi non arriva" conclude Valente. (Po / Roc) ////

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