Roma, 11 feb - Purtroppo la ludopatia interessa 1,5 milioni di persone in Italia e interessa quindi anche il Sistema sanitario nazionale, perché una persona affetta da ludopatia poi deve essere seguita, curata e quindi questo naturalmente afferisce ai costi del nostro sistema sanitario”. Per questo “è sicuramente importante la riforma che il governo sta portando avanti: nel 2024 è stata fatta la riforma online del gioco online, ora stiamo lavorando invece sulla riforma del gioco fisico”. Così Elena Murelli, senatrice della Lega in commissione Salute, a margine di un convegno alla Camera sulla riforma del gioco legale. Una riforma, aggiunge Murelli, “che fa discutere sicuramente, perché da una parte bisogna considerare gli esercizi che sono sul territorio, e che da una parte sono un presidio territoriale, ma dall'altra purtroppo, specialmente se posti in zone particolari, vicino a chiese e scuole e oratori, possono portare direttamente ad attrarre persone a giocare e spendere i propri, i propri guadagni, i propri soldi, compromettendo la propria vita familiare”. Per questo motivo “queste persone vanno tutelate, limitando il loro gioco. All'interno del gioco online abbiamo introdotto i sistemi di autoesclusione, questi si potrebbero inserire all'interno anche delle videolotterie”. L'altro fronte, secondo la senatrice della Lega, è quello dell’online: “In Italia il sistema del gioco fisico è gestito direttamente da concessionari fatti da piccole e medie imprese, non da aziende multinazionali che invece gestiscono il gioco online. Quindi è necessario andare a coinvolgere anche questi stakeholder per garantirne la continuità dell'attività aziendale e, dall'altro punto di vista, tutelare anche i consumatori stessi”. Ragion per cui “ci deve essere un tavolo a 360 ° che da una parte tutela il consumatore, che deve essere un giocatore che lo fa per divertimento. E dall'altra tutelare le nostre piccole e medie imprese invece che devono subire la concorrenza spietata delle multinazionali che naturalmente non pagano le tasse in Italia”.

(PO / Sis)