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LO RUSSO: IUS SOLI
PER SALVARE ECONOMIA

LO RUSSO: IUS SOLI <BR> PER SALVARE ECONOMIA

“Sostenere le famiglie e incentivare le nascite è essenziale, ma non basta. Queste politiche, tra l'altro, richiedono anni per dispiegare effetti”, nel frattempo “è indispensabile affiancare una nuova visione dell'immigrazione, non più basata su una logica emergenziale, ma su una strategia di lungo periodo. L'immigrazione regolata e inclusiva può essere una risorsa per la crescita economica e il benessere sociale” e “il tema della cittadinanza non è solo una questione etica, ma anche un'opportunità economica”, “dare la cittadinanza a chi ha studiato, lavorato e contribuito alla società vuol dire creare stabilità e sviluppo”. Lo afferma, in una intervista a La Stampa, Stefano Lo Russo, sindaco di Torino e vicepresidente dell'Anci per i rapporti internazionali, dopo l'incontro con il presidente della Conferenza episcopale italiana Zuppi. “Gli scenari internazionali stanno cambiando rapidamente e l'Europa deve rafforzarsi per restare competitiva. Riscrivere la propria grammatica politica” e “l'obiettivo strategico deve essere lo ius soli, ma per arrivarci e superare le resistenze politiche si potrebbe partire dallo ius scholae, ovvero il riconoscimento della cittadinanza ai minori stranieri che hanno completato un ciclo scolastico in Italia”. Dunque convergere sulla proposta di Forza Italia? “Occorre riprendere la discussione, nel Paese e in Parlamento, nell'auspicio che si possa creare una maggioranza favorevole, eventualmente anche trasversale agli schieramenti. Infatti questa proposta ha già trovato sostenitori anche nel centrodestra e potrebbe essere il primo passo per costruire un consenso più ampio”. Inoltre sottolinea che “per essere forte all'esterno, l'Europa deve prima consolidare i propri valori all'interno. Trovando risposte efficaci su temi cruciali: declino demografico, immigrazione, cittadinanza”. Perché parlarne con il capo dei vescovi italiani? “Credo che la Chiesa possa giocare un ruolo molto importante nel rafforzare le politiche di coesione sociale, oggi necessarie in Italia e in Europa”. Nell'incontro con Zuppi  ha parlato di diplomazie delle città… “Mentre gli Stati faticano a rispondere alle crisi globali, le città stanno emergendo come protagoniste della diplomazia internazionale. Dalla gestione delle emergenze umanitarie ai progetti di cooperazione, creano reti di solidarietà e sviluppo che spesso superano le rigidità della politica nazionale”. Nell'Anci sta rinascendo un "partito dei sindaci"? “I sindaci e gli amministratori locali, a prescindere dal colore politico, sono abituati più di altri a un pragmatismo che può essere molto utile”. (13 feb - red)

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