La principale è la crisi del sistema sanitario,   che preoccupa 8 italiani su 10. Seguita a ruota dall’inflazione e dal carovita, con bollette del gas e della luce che stanno mettendo in grande difficoltà molte famiglie. Per quanto riguarda l’immigrazione, l’allarme sembra rientrato: non è più vissuta come un ‘emergenza e nella scala delle priorità da affrontare  scende dal secondo al settimo posto.
Questo ci dice un sondaggio dell’istituto diretto da Pietro Vento dopo la decisione del Governo di allestire in Albania centri in cui trasferire parte dei migranti sbarcati nel nostro Paese. La decisione, di fatto ancora inattuata per le mancate convalide della magistratura, vede favorevole il 44% dei cittadini, contrario il 45%.
Il centro migranti gestito fuori dai nostri confini è ritenuto dispendioso da quasi 1 italiano su 2; inoltre, solo il 40% è convinto che riuscirà a diventare un deterrente per le partenze dei migranti. C’è da dire infine che l’allarme immigrazione – segnalato dal 43% - si ridimensiona ulteriormente quando agli intervistati viene chiesto si si tratta di un  problema rilevante nel proprio vissuto quotidiano: in questo caso le risposte affermative non superano il 30%.