Un’irresistibile colonia di gatti umanizzati che cantano e ballano sulle rovine della Città Eterna in una magica atmosfera scandita da fantasia, dramma, romanticismo e grande musica: dopo il grande successo delle scorse Stagioni con numeri record e ripetuti sold out, dal Teatro Verdi di Firenze riparte il tour italiano di “CATS”, la grande Produzione della PeepArrow Entertainment in collaborazione con il Teatro Sistina -su licenza esclusiva The Really Useful Group, London- firmata dal più attivo e creativo Regista, Produttore e adattatore di Musical italiano, Massimo Romeo Piparo. Dopo Firenze, dove sarà in scena dal 21 al 23 febbraio, lo spettacolo continuerà la sua avventura in tante città italiane per poi approdare l’8 maggio sul palco del Teatro Sistina. Il Musical per eccellenza, il titolo che ha cambiato la Storia di questo genere di spettacolo, con musiche di Sir Andrew Lloyd Webber e testi del Premio Nobel Thomas Stearns Eliot, vedrà sul palco un grande cast di oltre 30 artisti, l'Orchestra dal vivo diretta dal Maestro Emanuele Friello e le coreografie di Billy Mitchell, coreografo del West End londinese, attuale coreografo associato delle ultime produzioni di A.L. Webber, da School of Rock a Cinderella. “Cats” è uno dei più famosi Musical nel mondo: ha battuto tutti i record di longevità, spettatori e incassi. E’ stato visto da oltre 73 milioni di persone e ha affascinato il pubblico in oltre 300 città nel mondo. La trama del Musical è basata sul libro di Thomas Stearns Eliot dal titolo “Old Possum’s Book of Practical Cats” (Il libro dei gatti tuttofare), raccolta di stravaganti e divertenti poesie nella quale i gatti sono i protagonisti. (red)
ARRIVA NEI TEATRI SISSI L’IMPERATRICE CON FEDERICA LUNA VINCENTI
Partirà da Città di Castello, con l’attesissima prima nazionale del 22 febbraio al Teatro degli Illuminati, il viaggio straordinario alla scoperta di una delle donne più famose di tutti i tempi, l’imperatrice Elisabetta d’Austria, che tutti noi, grazie ai film, conosciamo con un altro nome, la principessa Sissi. La sua vita non incarna solamente una vera e propria fiaba con tanto di carrozze dorate, gioielli, balli a corte, è anche in realtà l’emblema della lotta di una donna indipendente in contrasto con le convenzioni della sua epoca, la sua storia si mescola a quella di un impero destinato a scomparire, ma che fino all’ultimo mostrerà al mondo i suoi splendori e i suoi artigli. Sissi l’imperatrice con Federica Luna Vincenti, è il sorprendente racconto di Elisabetta d’Austria, una donna che, sottratta all’olografia grazie anche alla pubblicazione dei suoi diari, ci appare in una veste tanto dirompente quanto irriverente che non può che affascinarci e colpirci nel profondo. Figura carismatica e ribelle, anticonformista, perennemente in lotta con sé stessa e con la realtà che la circondava: imperatrice anti-imperialista, vicina alle masse operaie, alle minoranze etniche, contraria ad ogni forma di sopraffazione. Sissi l’imperatrice si snoda in vari quadri, ognuno dei quali prende in esame alcuni aspetti del suo carattere e pensiero: dalla filosofia al sesso, dalla politica all’arte. La composizione del cast è stata studiata per sottolineare la vastità e multietnicità dell’impero asburgico, ed allo stesso tempo per creare un microcosmo che raffigurasse simbolicamente i nostri attuali “imperi”. Il testo e la regia sono di Roberto Cavosi che dirige una compagnia di talenti, i costumi di Paola Marchesin, mentre il disegno delle luci è affidato a Gerardo Buzzanca. Le musiche originali sono composte dal duo Oragravity. Produzione esecutiva di Daniela Piccolo, organizzazione generale di Valentina Taddei. La nuova produzione di Federica Luna Vincenti per Goldenart Production in coproduzione con Teatro Stabile di Bolzano e Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia vuole proporre un approccio nuovo e originale al mezzo teatrale: un progetto trasversale, di ampio respiro e fortemente ambizioso, in linea con il gusto delle produzioni internazionali. (red)
ANDREA PAONE TORNA CON UN NUOVO SPETTACOLO DI STAND-UP COMEDY: “GLOBETROTTER”
Secondo la definizione Treccani, un Globetrotter è chi compie lunghi viaggi in giro per il mondo. Un’attitudine a immergersi completamente in culture e usanze diverse, vivendo il viaggio in modo totale. È proprio questo lo spirito che ispira Globetrotter, spettacolo di stand up comedy in cui il comico e autore italiano Andrea Paone, in un perfetto stile di comicità osservazionale e tagliente, condurrà il pubblico in un viaggio attraverso le sue esperienze più audaci durante le ultime date italiane del suo tour internazionale. “Con Divergente prima e ora con Globetrotter, negli ultimi due anni mi sono esibito (e continuerò a farlo) praticamente in tutto il mondo, in venue grandi e piccole, in italiano e in inglese. Ovunque sono andato, - racconta il comico - ho incontrato i pregiudizi che noi italiani abbiamo sugli altri e quelli che gli altri hanno su di noi. In Globetrotter c’è tutto questo - racconta Paone - un collage di memorie e ‘souvenir’ raccolti in giro per il mondo, da raccontare senza filtri.” Questi i prossimi appuntamenti: sabato 22 febbraio al Teatro Comunale Di Fauglia, domenica 23 al Neibar Laboratorio di Venturina Terme (Via Indipendenza, 211), mercoledì 26 tornerà invece al Largo Venue di Roma (Via Biordo Michelotti); opening act Ilaria Giambini e Andrea Papale; giovedì 27 sarà al Cap10100 di Torino (Corso Moncalieri, 18), opening act Simona Pirozzi; venerdì 28 allo Slow Mill Di Milano (Via Volturno, 32)opening act Wendy La Fortu e Nicola Iannarelli. Dal mito (e dalle contraddizioni) del sogno americano alle illusioni dell’amore “romanticizzato” dai film, passando per la paura di mettere fine alle relazioni, Paone mette alla berlina le convenzioni sociali e affronta con black humor le conseguenze, a volte tragicomiche, dell’uso di droghe a 30 anni. Uno show che non risparmia nulla e nessuno: con uno sguardo ironico e spietato, Andrea Paone sfida i preconcetti culturali di ogni paese in cui si è esibito, rivelando come usi e costumi influenzino la nostra percezione del mondo. Uno spettacolo pronto a far ridere i suoi spettatori, riflettere e (perché no) viaggiare con la mente. Un titolo non casuale Globetrotter, che rispecchia perfettamente la carriera itinerante di Paone: la data di Livorno e quella fiorentina seguono una lunga serie di tappe europee (Parigi, Londra, Bruxelles, Lisbona, Praga, Edimburgo) ed è parte di un ampio calendario internazionale in continuo aggiornamento: 21 marzo - New York (Soho Play House), 22 marzo - Boston (The Comedy Studio), 24 marzo - Toronto (Yuk Yuk’s Comedy Club), 28 marzo - Chicago (Lincoln Comedy Club), 18 aprile - Berlino (800A). Globetrotter nasce sulla scia del successo di “Divergente”, lo spettacolo precedente di Paone che l’ha portato in 84 città di 43 nazioni. “Divergente” è attualmente disponibile su Amazon Prime in America e in Inghilterra, e presto arriverà anche in Italia.(red)
TORINO, TEATRO IMMERSIVO CON CUFFIE WIRELESS
Solo cinquanta spettatori in sala, tutti muniti di cuffie senza fili. Venerdì 28 febbraio, alle 21, Torino Onda Larsen organizza un'esperienza immersiva per una riflessione sulla politica e sulla manipolazione della parola: allo Spazio Kairos va in scena "Confessione di un ex presidente che ha portato il suo paese sull’orlo della crisi" della compagnia bresciana Chronos3, scritto da Davide Carnevali per la regia di Vittorio Borsari, con Fabrizio Martorelli. Attraverso un’esperienza immersiva dal punto di vista sonoro, lo spettatore sarà condotto dentro i complessi ragionamenti della manipolazione della parola: come un prestigiatore, il politico disegna un confine ambiguo tra realtà e rappresentazione. Un flusso di coscienza ben organizzato per portarci a riflettere, ridere e pensare alla fragilità delle nostre democrazie nell’epoca della post-verità, dove il cittadino diventa consumatore di illusioni. La sfida è raccontare il potere e la retorica di stampo politico mettendone in luce l’ambiguità, la pericolosità, ma allo stesso tempo anche il fascino e la capacità comunicativa. “Il punto di partenza – scrive Vittorio Borsari nelle note di regia - è il testo ‘Confessione di un ex presidente’ che ha portato il suo paese sull'orlo della crisi di Davide Carnevali: un testo in linea con la poetica della Compagnia Chronos 3 nella drammaturgia contemporanea italiana. In ‘Confessione, c'è un ex presidente’ di un paese colpito dalla crisi come, ma ci sono molte somiglianze tra la figura di Menem e Silvio Berlusconi o José María Aznar, per esempio. Tutti sono ricchi, potenti, hanno amici industriali. Tutti erano fedeli alla dottrina liberale degli Stati Uniti d'America. Sono tutti laureati in legge, e paradossalmente sono stati tutti al di là della legge. E soprattutto, sapevano come sfruttare la loro immagine mediatica, costruendo un profilo ‘attraente' per i cittadini”. “Confessione di un ex presidente” è stato selezionato dal Festival PIIGS di Barcellona. Il nome della rassegna è mutuato dall’acronimo dispregiativo coniato dalla stampa inglese PIIGS (in inglese il nome rimanda alla parola maiali) formato dalle iniziali di Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna, ovvero i paesi dell'Unione Europea con problemi economici e di bilancio. Il Festival ha commissionato ad autori dei cinque paesi altrettante opere che parlassero dei problemi economici e sociali che il loro paese stava vivendo. Il testo è stato anche e presentato in forma di lettura al festival Tramedautore presso il Piccolo Teatro di Milano. (redm)
A ROMA “ACQUA DI COLONIA” PER FROSINI/TIMPANO
Il colonialismo italiano. Una storia rimossa e negata, che dura 60 anni, inizia già nell'Ottocento, ma che nell'immaginario comune si riduce ai 5 anni dell'impero fascista. E’ il tema al centro dello spettacolo Acqua di colonia, testo, regia, interpretazione di Elvira Frosini e Daniele Timpano in scena da domani al 23 febbraio al TeatroBasilica di Roma. “Cose sporche sotto il tappetino – si legge nella presentazione -, tanto erano altri tempi, non eravamo noi, chi se ne importa. È acqua passata, acqua di colonia, cosa c'entra col presente? Eppure ci è rimasta addosso come carta moschicida, in frasi fatte, luoghi comuni, nel nostro stesso sguardo. Vista dall'Italia, l'Africa è tutta uguale, astratta e misteriosa come la immaginavano nell'Ottocento; Somalia, Libia, Eritrea, Etiopia sono nomi, non paesi reali, e comunque ‘noi’ con ‘loro’ non c'entriamo niente; gli africani stessi sono tutti uguali. E i profughi, i migranti che oggi ci troviamo intorno, sull'autobus, per strada, anche loro sono astratti, immagini, corpi, identità la cui esistenza è irreale: non riusciamo a giustificarli nel nostro presente. Come un vecchio incubo che ritorna, incomprensibile, che ci piomba addosso come un macigno”. Consulenza Igiaba Scego, voce del bambino Unicef Sandro Lombardi, aiuto regia e drammaturgia Francesca Blancato, scene e costumi Alessandra Muschella e Daniela De Blasi, disegno luci Omar Scala, produzione Gli Scarti, Kataklisma teatro. Il “TeatroBasilica” è diretto dall'attrice Daniela Giovanetti, il regista Alessandro Di Murro. Organizzazione del collettivo Gruppo della Creta e un team di artisti e tecnici. Supervisione artistica di Antonio Calenda. (redm)
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