Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

La natura collassa?
Silenzio stampa

La natura collassa? <br> Silenzio stampa

di Paolo Pagliaro

A Roma, riuniti nella sede della Fao, i delegati di 190 paesi stanno cercando di trovare un accordo sulle politiche e le risorse necessarie per arrestare il declino della biodiversità. Il meeting si chiama Cop 16 e l’obiettivo proposto dall’Onu è decisamente ambizioso: arrivare a “uno stato di armonia con la natura” entro il 2050, attraverso una serie di traguardi da raggiungere entro il 2030.
Le divergenze riguardano soprattutto la ripartizione dei costi. Gli Stati più ricchi, responsabili di gran parte delle azioni a discapito della biodiversità, dovrebbero sostenere gli Stati in via di sviluppo e i piccoli Stati insulari con 20 miliardi di dollari all'anno, ma tra fondi versati e annunciati non si raggiungono i 400 milioni, il 2% di quanto promesso.
Il clima politico globale non è dei migliori per chi vuol discutere di suolo, di plastica, di acqua e di aria, ma anche di salute , che è parte dello stesso ingranaggio. E così mentre la conferenza in corso a Roma si avvia a conclusione nell’indifferenza generale, compresa quella del governo italiano, il tema della biodiversità affiora dove meno te lo aspetti.
Come in quell’edicola di Milano, dove, in questa settimana dedicata alla moda, un’installazione evoca l’atmosfera ossigenante delle Dolomiti, e consente al pubblico di apprezzare il profumo delle piante di montagna. O perlomeno di quelle sopravvissute al cambiamento climatico, agli impianti di risalita e ai parcheggi.

(© 9Colonne - citare la fonte)