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direttore Paolo Pagliaro

Europa più coesa
non più armata

Europa più coesa <br> non più armata

di Paolo Pagliaro

Con Trump alla Casa Bianca il ruolo dell’Europa rischia di essere seriamente ridimensionato: ne è convinto l’80% degli italiani interpellati da Demopolis. E di conseguenza - di fronte al probabile avvicinamento tra Stati Uniti e Russia, 3 italiani su 4 ritengono che  l’Unione Europea dovrebbe rafforzarsi, a partire da una maggiore coesione tra gli Stati membri. Di parere diverso appena il 16%.
Ma la necessità di un’Europa più forte non significa necessariamente investimenti militari.
Sono molte le perplessità sul piano da 800 miliardi voluto da Ursula von der Leyen. Gli italiani si dividono, ma prevale la contrarietà: il 40% è d’accordo; il 48% boccia invece il piano di riarmo dei Paesi europei deciso nei giorni scorsi a Bruxelles ed approvato dal Parlamento di Strasburgo.
Anche sul piano politico, gli elettori si dividono trasversalmente: secondo l’analisi Demopolis, valutano positivamente il piano di investimenti militari il 60% di chi vota Forza Italia e poco più di 1 elettore su 2 di Fratelli d’Italia. Nel PD il no prevale di poco su sì: 43 a 42. La quota di chi condivide il progetto di riarmo crolla sotto il 20% tra chi vota Lega, Alleanza verdi sinistra e Movimento 5 Stelle.
L’Istituto diretto da Pietro Vento ha chiesto agli italiani anche un’opinione sull’avvio delle trattative per la tregua in  Ucraina, gestite dagli Stati Uniti, senza il coinvolgimento dell’Europa. Un giudizio positivo viene dal 45% degli italiani, convinto che sia comunque un bene porre fine ad un conflitto che dura da oltre 3 anni. Valutazione negativa per il 42% degli intervistati, che teme invece che la trattativa porti di fatto a una vittoria della Russia. Le differenze diventano però marginali, quando Demopolis chiede se l’Italia dovrebbe inviare propri militari in Ucraina. Appena 1 su 5 dice di sì, il 73% si dichiara del tutto contrario alla proposta di francesi e britannici.  

(© 9Colonne - citare la fonte)