Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Nuove date per Anastasia, il musical dell’anno

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

Nuove date per Anastasia, il musical dell’anno

"Anastasia, il Musical" si afferma sempre di più il Musical Italiano dell’anno grazie ai continui sold out registrati nei maggiori teatri italiani. La pièce, portata in scena da un cast straordinario e diretta dal regista Federico Bellone, ha saputo conquistare il cuore di un ampio pubblico, testimoniato dai numeri record raggiunti nelle principali città italiane. Dopo la presentazione ufficiale delle nuove date per la tournée 2025/2026 realizzata con ampio eco mediatico al Galà della Stampa, i produttori di ANASTASIA - il Musical, Broadway Italia in collaborazione con i IMARTS, annunciano così altre nuove tappe. Dalla sua prima messa in scena, "ANASTASIA il Musical" ha accolto un pubblico eterogeneo, abbracciando famiglie, giovani e appassionati di teatro. Un risultato più che positivo che afferma il successo del musical.  Ogni replica ha visto la platea entusiasta applaudire calorosamente, con standing ovation con l'apprezzamento generale per una produzione internazionale che unisce musica, danza e narrazione. "ANASTASIA, il Musical" è stato accolto con calore ed emozione dal numeroso pubblico presente alle performances realizzate nei principali Teatri Italiani. I numeri sottolineano come lo spettacolo sia diventato un cult. Al teatro Arcimboldi di Milano sold out con oltre 46.000 spettatori, al Teatro Alfieri di Torino sold out con oltre 8.000 spettatori, al Teatro Brancaccio di Roma sold out con oltre 10.500 spettatori, al Teatro Politeama Rossetti di Trieste sold out con oltre 9.000 spettatori e al Mandela Forum di Firenze ad oggi con oltre 7.000 spettatori. Le date complete della nuova tournée che includono tappe in diverse città, per far rivivere l'emozionante storia sul palcoscenico dei teatri ed arene in Italia: Sold Out - TORINO – Teatro Alfieri dal 12 al 16 marzo 2025, Soul Out – ROMA – Teatro Brancaccio dal 9 al 13 aprile 2025, FIRENZE – Mandela Forum – dall’8 all’11 maggio 2025, TORINO – Teatro Alfieri dal 26 al 30 novembre 2025, BERGAMO - ChorusLife   Arena dal 4 al 7 dicembre 2025, JESOLO - Palazzo del Turismo dall’11 al 14 dicembre 2025, NAPOLI – Palapartenope dal 3 all’11 gennaio 2026, BOLOGNA - EuropaAuditorium dal 14 al 18 gennaio 2026, ROMA – Teatro Brancaccio dal 22 gennaio al 1° febbraio 2026, BITRITTO - BARI – Palatour dal 4 all’8 febbraio 2026. Particolarmente apprezzata sia dal pubblico che dalla critica l’interpretazione di Sofia Caselli, Anya sul palco in cui si intravede nel primo atto, una determinata, giovane donna alla ricerca della verità sulle proprie radici e sul suo passato; nel secondo una fiera nobildonna, dal portamento regale. La performer svela il suo carisma interpretativo non solo nelle canzoni già conosciute del film (Quando viene dicembre, Cuor non dirmi no), ma soprattutto grazie ai nuovi brani del musical, tradotti da Franco Travaglio, dai quali traspare l’emotività di ciascun personaggio. (red)

 “I MIEI UOMINI”, LO SPETTACOLO DI TEATRO-CANZONE DI AGNESE VALLE FA TAPPA A MILANO

Il 14 marzo arriva a Milano il tour de “I miei uomini”, lo spettacolo di teatro-canzone della cantautrice e clarinettista Agnese Valle. L’appuntamento è per le ore 20,30 al Teatro degli Angeli in via Pietro Colletta 21. Sul palco, ad accompagnare la Valle (voce narrante, canto, clarinetto e pianoforte), ci saranno: Annalisa Baldi (chitarra elettrica e basso synth), Luca Libonati (Batteria e programmazione elettronica); Simone Ndiaye (Basso synth e pianoforte). “I miei uomini”, legato all’ultimo e omonimo lavoro discografico dell’artista giunto nella cinquina finalista per le Targhe Tenco, si struttura come percorso a capitoli di una narrazione amorosa. Allargando la più stretta visione di relazione di coppia, l’amore si fa attaccamento alla vita, accudimento, scelta, rinuncia, innamoramento istantaneo al bivio di una statale. I brani chiamati in causa sono opere di autori uomini, coloro che nel tempo hanno accompagnato il percorso della Valle come riferimenti di ascolto e modelli di scrittura, con cui lei stabilisce un incontro più o meno avvenuto, più o meno possibile per contemporaneità anagrafica, che però si fa realtà nella narrazione di palco, tracciando un filo narrativo parallelo su personalità e momenti salienti della storia della canzone d’autore italiana. Da Tenco a Morgan, da Renato Zero a Brunori Sas passando per la Via Emilia di Guccini, per giungere ad Appinio, De Gregori, Dalla e tanti altri ancora; le canzoni scelte superano il tempo, le mode, i generi, trovando nuova vita e spesso visioni ribaltate in una reinterpretazione al femminile che non solo fornisce loro un nuovo sguardo, ma le riporta nel presente con una nuova veste. La regia è di Pino Marino, le foto di scena sono di Giovanni Canitano e la direzione musicale di Fabrizio Fratepietro. Agnese Valle è una cantautrice e clarinettista romana. Premio della critica Amnesty International Emergenti 2020, Premio Panseri 2018, Premio della critica al Bianca d’Aponte 2016. Il suo album “I mie uomini” (Maremmano Records/Ird), da cui è tratto l’omonimo spettacolo, è tra i cinque dischi di interprete più belli dell’annata secondo la giuria del Premio Tenco, così come il singolo “La fioraia”, firmato da Pino Marino, contenuto nello stesso disco. Quattro album all’attivo, numerose collaborazioni con cinema, teatro e televisione. Attualmente è anche vocal coach di Amici.(P.O. red)

LE BACCANTI DI ARCHIVIOZETA PER LA PRIMA VOLTA IN UN TEATRO

Il culto dionisiaco riportato alle sue origini indiane. Il rapporto con la natura. Il tema del doppio, nel teatro così come nella vita. Il ribaltamento dei ruoli, le identità mutevoli. Tra danza Bharatanatyam e musica contemporanea eseguita dal vivo, sono questi i temi principali attraversati da archiviozeta nel nuovo allestimento di Baccanti di Euripide, in scena per la prima volta all’interno di un teatro – dunque in Prima Nazionale – il 4 aprile al Teatro Palladium di Roma. Un appuntamento che segna il ritorno della compagnia, dopo diversi anni, nella Capitale. Fondata nel 1999 da Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti, archiviozeta è una delle realtà più rigorose e politiche della scena teatrale europea degli ultimi 30 anni, nota per una costante attenzione verso le grandi questioni che attengono alla memoria storica ma anche per la scelta di spazi non teatrali e spesso en plein air in cui sviluppare la propria ricerca artistica, che proprio per questo motivo si articola sempre in dialogo con i vari luoghi che va ad abitare. Un’idea di teatro dunque che è sempre site specific. Non a caso nel 2024 archiviozeta ha ricevuto il Premio Ubu/Progetto speciale per il “fulgido percorso in grado di dilatare ‘il teatro che abbiamo in mente’. Il loro teatro compare infatti fra ex-tiri a segno, negli ex-mercati, dentro gli archivi di stato, nelle biblioteche e negli istituti medici, fra le aule magne, nei padiglioni oncologici e in cammino dentro e attorno a monumenti di guerra, come il Cimitero militare germanico al Passo della Futa, forse il loro luogo della memoria prediletto […]. Un teatro dunque pienamente politico perché sollecita e rigenera il vivere insieme grazie alla partecipazione artistica, senza mai rinunciare ai misteri e alle ineffabili vertigini della poesia.” La prima versione di Baccanti nasce nel 2023 nell’ambito della rassegna inosservanza, pensata in stretta relazione con Villa Aldini a Bologna che ha accolto il debutto, con i suoi spazi neoclassici trasformati dalla messa in scena di archiviozeta. Nel 2024 poi, un secondo allestimento ha riguardato la navata barocca dell’ex chiesa di San Mattia, sempre a Bologna. Oggi la nuova sfida per questa rilettura dell’opera di Euripide è di misurarsi per la prima volta con uno spazio teatrale vero e proprio. Alla guida di un gruppo di giovani attrici e attori di fronte a uno dei testi fondamentali del teatro antico, un inno alla vita indistruttibile, Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti affrontano la tragedia scritta tra il 407 e il 406 a. C. depurandola dagli stereotipi stratificatisi nei secoli, andando al cuore dell’antico edificio tragico e ancora più indietro nel tempo, fino ad arrivare alle origini più remote del culto dionisiaco, la cui nascita risale all’antichissima cultura indiana. (red)

ROMA, ALL’OFFOFF THEATRE I RAGAZZI DELLA STRADA DI RICCARDO D'ALESSANDRO

Non importa se il tempo scorre per i ragazzi, ci sarà sempre un muretto su cui fermarsi per ritrovarsi a parlare, in perfetto equilibrio tra il desiderio di cambiare e la paura di agire. Da martedì 18 a domenica 23 marzo all’OFF/OFF Theatre di Roma (Via Giulia 19,20,21) va in scena “I Ragazzi della Strada”, storie di giovani fermi in un limbo di periferia da cui guardare il mondo col desiderio di scoprirlo e sentirne ogni sapore. Un luogo ai margini della città in cui stare attenti a non rimanere sospesi. Il testo è scritto da Riccardo D’Alessandro insieme a Gabriele Fiore, con protagonisti Luca Vergoni, Nicole Rossi, Andrea Lintozzi, Gabriele Fiore, Riccardo Alemanni e Sofia Iacuitto, diretti dallo stesso Riccardo D’Alessandro in una produzione targata Alt Academy. Scenografie di Angelo Bonanni, costumi di Francesca D’Alessandro, aiuto regia Christian Laiontini, sul disegno luci firmato da Umberto Fiore. C’è sempre un margine da qualche parte. Un luogo in cui il tempo si ferma, sospeso tra il passato e il futuro, tra il desiderio di cambiamento e la paura di agire. I ragazzi della strada vivono in questo limbo, giovani di periferia che si muovono in bilico tra il bisogno di essere visti e il terrore di essere scoperti. Luca, però, ha qualcosa che gli altri non hanno: un’occasione. Dopo essere stato colpito da un fulmine durante un temporale, si risveglia con una nuova consapevolezza. Il lampione che l’ha colpito sembra comunicare con lui, dandogli un segnale: ha una possibilità, forse l’ultima, di cambiare qualcosa nella vita dei suoi amici. Attraverso il gioco, l’ironia e il confronto, Luca mette in discussione il loro mondo, li costringe a guardarsi dentro, a smascherare le loro paure e i loro desideri nascosti. Ma ogni gioco ha delle regole e, quando arriva l’alba, qualcosa sarà inevitabilmente cambiato. Una storia di amicizia, di scelte e di crescita, che racconta senza filtri la realtà di una generazione in bilico tra il rimanere e l’andare, tra il conformarsi e il ribellarsi.(red)

ROMA, AL TEATRO PALLADIUM LIDODISSEA: BERARDI CASOLARI CON CESAR BRIE REINVENTANO L'ULISSE

Il 22 e 23 marzo 2025, il Teatro Palladium dell’Università Roma Tre ospita "LidOdissea", lo spettacolo della Compagnia Berardi Casolari e la collaborazione del drammaturgo argentino César Brie, che vede in scena insieme a Berardi e Casolari, l’attore Ludovico D’Agostino e la cantante e attrice Silvia Zaru. "LidOdissea" è una drammaturgia originale che intreccia mito e presente, proseguendo la riflessione sul senso di inquietudine e inadeguatezza dell'uomo contemporaneo, cifra stilistica della compagnia. Realizzato con il sostegno del MiC / Direzione Generale Spettacolo -  grazie al quale lo spettacolo sarà audio-descritto dal vivo e sovra titolato - LidOdissea parte dall'esperienza personale degli artisti e si intreccia con il poema epico dell'Odissea, che si trasforma in un sottotesto per raccontare le sfide e i paradossi del presente, ponendo l’attenzione sulle contraddizioni del nostro tempo. I protagonisti dello spettacolo, Ulisse, Penelope e Telemaco, sono rappresentati come una famiglia in vacanza in uno stabilimento balneare. Attraverso un alternarsi di flashback e flashforward, rivivono le avventure mitologiche, trasformandole in un viaggio interiore. Accompagnati da un aedo non vedente, i tre si trovano a vivere in uno spazio e in un tempo in cui faticano a orientarsi, in una società frenetica che richiede loro di essere ovunque contemporaneamente, senza lasciare spazio alla riflessione. La programmazione di questo spettacolo all'interno della stagione artistica del Palladium ribadisce l'impegno del Teatro dell'Università Roma Tre sul tema dell'accessibilità di persone diversamente abili allo spettacolo dal vivo, per un teatro che sia davvero per tutti e tute. (red)

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