Papa Francesco continua le terapie al Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma dopo una polmonite bilaterale. La sua giornata al decimo piano del nosocomio romano trascorre tra preghiera, un po’ di lavoro e le cure necessarie. La sua situazione – ha fatto sapere ieri sera la Sala Stampa della Santa Sede – rimane stabile in un quadro “complesso” mentre si registrano “lievi” miglioramenti per quanto riguarda la situazione motoria e respiratoria. Piano piano diminuisce la ventilazione meccanica non invasiva nella notte e dell’ossigenazione ad alti flussi durante il giorno. Ieri notte, infatti, “non ha fatto uso di ventilazione meccanica”, ma ha usato l’ossigenazione ad alti flussi. Una “buona notizia” – è stata definita - da “accogliere con prudenza perché si tratta di una progressiva riduzione”. Oggi è atteso, in serata, un bollettino medico mentre ancora non si parla di eventuali dimissioni dall’ospedale, come ribadiscono fonti vaticane. Ieri il Corriere della Sera ha pubblicato una lettera del Pontefice al direttore evidenziando che “in questo momento di malattia, come ho avuto modo di dire, la guerra appare ancora più assurda. La fragilità umana ha il potere di renderci più lucidi rispetto a ciò che dura e a ciò che passa, a ciò che fa vivere e a ciò che uccide". E allora "dobbiamo disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la Terra”.

Foto: Copyright uff. stampa Santa Sede

(19 MAR - com)