Nessuna sottovalutazione, ma neanche allarmismi. Il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, ha illustrato alla Camera le azioni del Governo per fronteggiare la crisi bradisismica nei Campi Flegrei, sottolineando la necessità di un approccio sistematico e strutturale alla gestione del rischio. "Per la prima volta, un'azione governativa non episodica né estemporanea, frutto, invece, di una programmazione accurata, consistente e strutturata", ha dichiarato Musumeci, rivendicando l'impegno del Governo nel contrasto ai rischi naturali dell'area. Il ministro ha ricordato che l'area, tra Napoli, Pozzuoli e Bacoli, è esposta a un elevato rischio sismico e vulcanico. "Un territorio di grandi valenze storiche e culturali, di rilevante pregio paesaggistico e naturalistico, ma gravato da una eccezionale sovrapposizione di rischi naturali". L'ultimo sciame sismico, culminato con la scossa del 13 marzo 2025 di magnitudo 4.6, ha causato danni a numerosi edifici e reso necessaria l'evacuazione di 163 nuclei familiari. Musumeci ha sottolineato il lavoro svolto dai Vigili del fuoco e dalla Protezione civile, specificando che alla data del suo intervento erano state effettuate "circa 1.020 verifiche statiche sulle 1.260 richieste ricevute". Il ministro ha ripercorso le misure adottate per fronteggiare l'emergenza e per la prevenzione futura. "Con il decreto-legge del 12 ottobre 2023, n. 140, abbiamo fissato misure urgenti per fronteggiare gli effetti in atto dell'evoluzione del fenomeno bradisismico", ha affermato. Un primo stanziamento di 52 milioni ha permesso di avviare un piano di analisi della vulnerabilità del patrimonio edilizio e delle infrastrutture. Ulteriori fondi sono stati stanziati per gli interventi sugli edifici privati danneggiati, con un contributo di 20 milioni per il 2024 e 15 milioni per il biennio successivo. "Abbiamo previsto lo stanziamento di oltre 470 milioni di euro per la realizzazione di interventi pubblici: 186 per la riqualificazione sismica degli edifici pubblici e 284 per le infrastrutture".
Un punto centrale del discorso è stato il tema della comunicazione con i cittadini. "Non occorre sottolineare l'importanza della corretta comunicazione nella gestione di qualsiasi rischio", ha affermato Musumeci, evidenziando però le difficoltà di coinvolgere la popolazione nelle esercitazioni di emergenza. "Abbiamo voluto dare vita a tre esercitazioni, con una quasi nulla partecipazione degli abitanti. Solo in quella di ottobre abbiamo registrato, con piacere, l'adesione di circa 1.500 persone, segno evidente che la persistenza del Governo ha fatto breccia nel muro dell'indifferenza". Musumeci ha riconosciuto le difficoltà di prevedere con esattezza l'evoluzione del fenomeno bradisismico, affermando che il sistema di monitoraggio dell'Osservatorio Vesuviano dell'INGV è costantemente attivo. "Dall'Osservatorio Vesuviano si dichiara non esservi, allo stato, evidenze di immediata eruzione". Tuttavia, ha ribadito la necessità di rimanere pronti per ogni eventualità. Musumeci ha chiuso il suo intervento con un appello alla responsabilità collettiva: "Abbiamo il dovere, come Governo, di usare con la popolazione un linguaggio scevro da retoriche e da buonismo. Senza drammatizzare, certo, ma senza mai sottovalutare". Ha poi ribadito l'impegno del Governo nel garantire sicurezza e supporto ai cittadini: "Il compito del Governo è quello di stare accanto alla popolazione, di continuare a stare accanto alla popolazione dei Campi Flegrei".
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