“La ringrazio per la Sua cortese lettera con la quale ha voluto rappresentare una esigenza molto sentita dalla comunità italiana in Nuova Zelanda, relativa alla definizione di un nuovo testo per un Accordo di Sicurezza sociale tra Italia e Nuova Zelanda. Condivido con Lei l'opportunità di avviare una riflessione approfondita per il possibile riavvio del negoziato”.
È la risposta del Ministro al Lavoro Marina Elvira Calderone alla richiesta del Senatore del Partito Democratico Francesco Giacobbe di riaprire una trattativa con la Nuova Zelanda perché sia finalmente siglato un accordo di sicurezza sociale fra i due Paesi.
"La lettera del Ministro Calderone rappresenta un segnale importante, ma adesso è necessario un impegno concreto per colmare questa grave lacuna che penalizza la nostra comunità in Nuova Zelanda e i cittadini neozelandesi che lavorano in Italia," ha dichiarato il Senatore eletto nella circoscrizione estero Africa-Asia-Oceania-Antartide. "La mancanza di un accordo bilaterale in materia previdenziale crea difficoltà concrete per lavoratori che hanno trascorso parte della loro carriera nei due Paesi, rendendo incerto l’accesso a un trattamento pensionistico equo e adeguato.”
Italia e Nuova Zelanda celebrano quest’anno 75 anni di relazioni diplomatiche, caratterizzate da una cooperazione crescente in ambito economico, culturale e scientifico. Tuttavia, l’assenza di un accordo di sicurezza sociale, nonostante la firma di un’intesa nel 1998 tra l’allora Ministro Piero Fassino e il suo omologo neozelandese Roger Sowry, continua a penalizzare chi ha lavorato in entrambi i Paesi. Tale accordo, mai ratificato, è stato dichiarato “definitivamente decaduto” nel 2018 dal MAECI.
"Non possiamo più ignorare questa situazione," ha sottolineato Giacobbe. "Negli anni, la Nuova Zelanda ha più volte manifestato la volontà di rinegoziare un nuovo testo, adeguato alle moderne esigenze normative ed economiche. È ora che anche l’Italia dimostri la stessa apertura e volontà politica."
Il mancato riconoscimento reciproco delle contribuzioni previdenziali tra i due Paesi sta creando un disagio sempre più evidente per i lavoratori coinvolti. "Il nostro obiettivo deve essere quello di garantire un quadro normativo chiaro e stabile, che tuteli chi ha contribuito allo sviluppo di entrambe le nazioni," ha aggiunto il Senatore Giacobbe.
"Registro con piacere la disponibilità del Ministro e rinnovo il mio appello al Governo affinché il negoziato venga riaperto con urgenza. La mia disponibilità a collaborare con le istituzioni competenti resta totale, affinché questa tematica trovi una soluzione concreta nel più breve tempo possibile," ha concluso Giacobbe.
(EMG red Gil)
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