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direttore Paolo Pagliaro

TRA UCRAINA E RUSSIA
COLLOQUI “A SPOLA USA”

TRA UCRAINA E RUSSIA <BR> COLLOQUI “A SPOLA USA”

Pochi giorni prima dei colloqui programmati a Riad tra Ucraina e Russia sotto l'egida degli Stati Uniti in Arabia Saudita, l'inviato americano Steve Witkoff ha stimato, in un'intervista al polemista americano Tucker Carlson, molto popolare nell'ambiente trumpista, che "l'obiettivo è un cessate il fuoco di trenta giorni durante i quali potremo discutere di un cessate il fuoco permanente". "Non siamo lontani dal traguardo, ma per raggiungere un cessate il fuoco di trenta giorni dobbiamo concordare le condizioni sul fronte", ha affermato, riferendosi in particolare alla situazione nella regione di Kursk. Interrogato sulla legittimità democratica del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, regolarmente messa in discussione tanto da Mosca che da Donald Trump, Witkoff ha dichiarato: "Ci saranno elezioni in Ucraina. Hanno accettato di tenerle” senza però fornire ulteriori informazioni. Secondo Witkoff, lo status della Crimea, della Repubblica Popolare di Donetsk e della Repubblica Popolare di Lugansk, nonché delle regioni di Zaporozhia e Kherson, tutte annesse dalla Russia, saranno “la questione chiave” per l'esito della guerra. Ha inoltre escluso la possibilità di un'avanzata russa nel continente europeo.

Da parte sua, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato di sperare che i negoziati portino a “un risultato che ci avvicini a un cessate il fuoco completo”. “Il primo passo potrebbe essere una tregua aerea o una moratoria sugli attacchi contro installazioni energetiche e altre armi a lungo raggio con missili, e contro altre infrastrutture civili”, ha spiegato. In questo contesto, la delegazione ucraina si recherà in Arabia Saudita con “un elenco di siti e aree civili” da prendere in considerazione nel contesto di una possibile moratoria sugli attacchi, ha specificato, confermando che il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov guiderà la delegazione ucraina.

Va sottolineato che lunedì a Riad non sono previsti contatti diretti tra russi e ucraini. “Noi comunichiamo con la parte americana, e loro comunicano con la parte russa. Questo modello ha dimostrato la sua efficacia in passato”, ha affermato il portavoce del Ministero degli Esteri ucraino Heorhii Tykhyi. “Un simile formato di diplomazia, in cui una parte fa la spola avanti e indietro, è possibile, e quindi lo stiamo prendendo in considerazione ora”. Dunque, le delegazioni incontreranno gli Stati Uniti in stanze separate.

NELLA FOTO: L'incontro di Gedda tra Russia e Stati Uniti (22 mar – deg)

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