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direttore Paolo Pagliaro

Rete elettrica
l’Italia che funziona

Rete elettrica <br> l’Italia che funziona

di Paolo Pagliaro

C’è una tradizione di buongoverno della rete elettrica che fa dell’Italia la primatista europea per capillarità della distribuzione, innovazione, contenimento della dispersione, quota di energia autoprodotta dai consumatori.
E’ un primato importante perché la sicurezza degli stati dipende anche da quanto la rete elettrica sia robusta e resiliente: passano dalla fornitura elettrica i sistemi di telecomunicazioni, la logistica, le cure mediche, il benessere.
E’ dunque una buona notizia l’investimento annunciato da Terna per l’ammodernamento e la digitalizzazione della rete nazionale: 23 miliardi nei prossimi dieci anni per far fronte alla crescente domanda di energia e all’integrazione delle fonti rinnovabili.
Si tratterà di ultimare i lavori delle avveniristiche reti sottomarine che collegano la Sicilia alla Campania e alla Sardegna, l’ Abruzzo alle Marche, la Calabria alla Sicilia, di realizzare i nuovi elettrodotti tra Umbria e Toscana, il collegamento in corrente continua tra Foggia e Forlì, il raddoppio dell’interconnessione con la Grecia. Il tutto andrà ad aggiungersi alle 30 interconnessioni già esistenti con altri 7 paesi , compresa la Tunisia, grande fornitrice di energia rinnovabile e partner per il primo collegamento elettrico in corrente continua tra Europa e Africa.
Sarà necessario anche sopperire agli squilibri di tensione causati dagli enormi consumi dei data center, e dell’intelligenza artificiale, la loro creatura energivora. Se cade la rete anche l’intelligenza svanisce.

(© 9Colonne - citare la fonte)