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direttore Paolo Pagliaro

30 Marzo 202502:49:22

CALENDA: UE PIU’ FORTE
PASSA DA SPESA MILITARE

CALENDA: UE PIU’ FORTE <br> PASSA DA SPESA MILITARE

“Trump sta manifestando quello che sappiamo, cioè il fatto che gli Stati Uniti d'America per la prima volta dal 1945 sono avversari dell'Europa. La vogliono distruggere, le vogliono distruggere l'unità, vogliono danneggiarla economicamente e soprattutto non vogliono più proteggerla. Questa è la consapevolezza che noi dobbiamo avere. Lo dice uno che è sempre stato atlantista, ma è una consapevolezza che ormai dobbiamo avere: siamo soli”. Così il leader di Azione Carlo Calenda, a margine della presentazione di una mozione per l’impegno al Governo sul sostegno militare in Ucraina e sull’incremento per la spesa sulla difesa in Italia. Calenda sottolinea che “Putin non si fermerà finché non avrà ottenuto ciò che vuole e sa perfettamente che Trump glielo lascerà fare. Basta semplicemente vedere il modo in cui Trump si riferisce a Putin rispetto al modo in cui si riferisce a Zelensky, è chiarissimo che oggi quello che sta succedendo è che gli Stati Uniti stanno mettendo un coltello alla gola agli ucraini, non per arrivare a una tregua che per primi gli ucraini vorrebbero, perché stanno combattendo da tre anni, ma per cercare di far raggiungere a Putin i suoi obiettivi. E quindi c'è una saldatura tra Trump e Putin e si può rispondere solo con un'Europa forte”. Proprio per questo Azione oggi presenta una mozione per l’incremento delle spese militari:  “Tutti i partiti politici, dal Movimento 5 Stelle alla Lega, hanno preso l'impegno di arrivare al 2% di spesa militare, tutti. Allora o siamo dei buffoni oppure dobbiamo rispettarlo. Perché non c'è più nessuno a proteggerci e perché la Nato vorrebbe addirittura il 5% di spesa militare” spiega l’ex ministro. “Oggi c'è la possibilità di prendere questi soldi con un debito, una linea di credito che fa l'Unione Europea e dobbiamo approfittarne e farlo subito. Oggi quello che noi presentiamo è una mozione che dice esattamente questo: sull'Ucraina, confermare gli aiuti che abbiamo dato, perché siamo tra i paesi che ne hanno dati di meno, rispettare gli impegni che hanno preso tutti i presidenti del consiglio e quindi portare la spesa militare al 2% perché dobbiamo fare da soli”. Terzo punto, “continuare a lavorare con i volenterosi per dare all'Ucraina quei materiali bellici che gli servono per resistere. Quattro, essere pienamente dentro il processo di costruzione di una di una politica di difesa comune e quindi attendere di un esercito comune”.

(Sis)

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