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PIANTEDOSI: CPR ALBANIA
SENZA RISORSE IN PIU'

 PIANTEDOSI: CPR ALBANIA  <br> SENZA RISORSE IN PIU'

Il Consiglio dei ministri  ha approvato un "decreto legge molto semplice, che interviene sulla legge di ratifica del trattato con l'Albania, non sui contenuti, rendendo possibile usare la struttura già esistente tra le altre nel centro Gjader anche per persone che possono essere trasferite dall'Italia e non, come prevedeva la legge di ratifica, solo per quelle che vi venivano trasferite all'esito di procedimenti e operazioni di soccorso in mare". Così il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi in conferenza stampa dopo il Cdm. "Questo ci consentirà  l'immediata riattivazione di quel centro,  che non perde le sue altre funzioni e non viene snaturato" spiega il ministro, sottolineando che "l'approvazione della relazione annuale sui paesi di origine sicuri è funzionale proprio alla riapertura  a breve del centro come luogo in cui effettuare le procedure accelerate di frontiera, però nel frattempo contiamo a breve di renderlo operativo  aprendo alla possibilità di trasferimento dall'Italia di persone che sono già oggetto di provvedimento di espulsione e di trattenimento presso un Cpr". "Non ci saranno risorse aggiuntive per la realizzazione della struttura, il Cpr previsto a Gjader si aggiungerà alla rete nazionale dei Cpr, oltre a mantenere la funzione  per cui era previsto di luogo di trattenimento ai fini del rimpatrio delle persone che completeranno,  allorquando riattiveremo il tutto, il percorso di valutazione come procedura accelerata di frontiera".  "La Corte di Giustizia europea - afferma il ministro - entro l'estate dovrebbe fare giustizia: sono abbastanza fiducioso, perché riteniamo che siamo dalla parte giusta nell'applicazione del diritto e per come si sta componendo la nuova situazione in Europa: del resto gli stsssi giudici italiani ultimamente non hanno più non convalidato i trattenimenti, ma rinviarono la decisione alla Corte di giustizia europea:  confidiamo che questo siamo l'ultimo step per la ripresa dell'espansione dell'utilizzo dei centri in Albania".  Quello in Albania, precisa il reponsabile del Viminale, "non è sostitutivo del piano dei Cpr in Italia ma aggiuntivo, in cantiere ne abbiamo 5 di prossima realizzazione di cui 2 dovrebbero andare ad affidamento a brevissimo". "Una cosa è chiara ed evidente sui temi dell’immigrazione: questo governo fa finta di niente quando consente che un torturatore delle milizie libiche peraltro accusato di svariati crimini possa essere riaccompagnato con tutti gli onori nel proprio Paese. Per i migranti e sulle politiche migratorie invece siamo ben oltre ogni immaginazione". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs. "Non è stata sufficiente - prosegue il leader di SI - al governo Meloni la serie infinita di stragi in mare, di sprechi milionari e di figuracce con i centri in Albania. Avrebbero dovuto avere il coraggio di dire ‘abbiamo sbagliato, chiediamo scusa agli italiani’. E invece no, insistono. Oggi assistiamo - conclude Fratoianni - ad un nuovo capitolo, con la trasformazione dei centri albanesi in Cpr decisa in Consiglio dei Ministri, nella loro narrazione ed azione tanto disumana quanto inefficace e inutile". (Roc)

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